BOLOGNA – I Carabinieri della Compagnia di Borgo Panigale e la Medicina del lavoro dell’Ausl di Bologna sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente sul lavoro che nella tarda mattinata di ieri, proprio nel giorno dello sciopero generale, è costato la vita a Giuseppe Schettino, un operaio 50enne della ditta Elecnor, che come spiega la Fiom Cgil bolognese in una nota ha sede ad Altedo e lavora in appalto per Enel. Secondo quanto ricostruito finora, il lavoratore ha perso la vita, in località Fontana a Sasso Marconi, cadendo da un traliccio dell’alta tensione in via Rupe.
L’uomo è stato portato al Maggiore in codice di massima gravità, ma purtroppo è deceduto dopo l’arrivo in ospedale. Ora il corpo è stato messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria, che probabilmente disporrà l’autopsia. Nel frattempo, gli investigatori stanno cercando di capire da un lato come sia avvenuto l’incidente, dall’altro se siano state rispettate tutte le norme di sicurezza prescritte per il tipo di lavoro che l’operaio stava svolgendo.
Quello che è costato la vita a Schettino non è, purtroppo, il primo incidente mortale sul lavoro capitato quest’anno a Bologna e provincia: lo scorso aprile si è infatti verificata l’esplosione nella centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana, costata la vita a sette lavoratori, e nel mese di ottobre prima un operaio, il 47enne Attilio Franzini, è stato investito e ucciso da un treno mentre lavorava sui binari a San Giorgio di Piano, poi altri due lavoratori, il 34enne Fabio Tosi e il 37enne Lorenzo Cubello, sono morti a seguito di un’esplosione alla Toyota Material Handling di Borgo Panigale.
RABBIA FIOM: “ENNESIMA VITTIMA”
“Purtroppo, ancora una volta, siamo di fronte a una morte in un luogo di lavoro. Giuseppe Schettino, lavoratore di un’azienda in appalto Enel (la Eleonor con sede ad Altedo), ha perso (precipitando, ndr) la vita mentre lavorava. Di nuovo un lavoratore non rientra a casa dal lavoro. L’ennesima morte sul lavoro nel sistema di appalti avvenuta, tra l’altro, in una giornata particolare: lo sciopero generale dichiarato da Cgil e Uil”. Così Simone Selmi, segretario generale Fiom Cgil di Bologna.
“Tra le motivazioni dello sciopero generale ci sono entrambi i temi: sicurezza nei luoghi di lavoro e contrasto al sistema di appalti“, sottolinea Selmi. “Questi temi hanno la necessità di interventi strutturali di investimenti sia pubblici che privati che contrastino da un lato la piaga sociale delle morti sul lavoro e degli infortuni invalidanti, dall’altro una legislazione che nel sistema degli appalti non tutela in alcun modo chi per vivere deve lavorare”. Ciò che è successo ieri a Sasso Marconi in un appalto di Enel, ragiona il sindacalista, “rientra esattamente in questa dimensione”.
La prossima settimana, come Fiom, “convocheremo l’Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori per discutere insieme a loro quali sono le condizioni di lavoro e che tipo di iniziative intraprendere”. Selmi aggiunge: “Nell’esprimere piena vicinanza della famiglia, come Fiom di Bologna anche in questo caso ci costituiremo parte civile quando verrà aperto il processo. È assolutamente necessario che il Governo investa risorse per garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, utilizzando anche strumenti nuovi e straordinari nella formazione e nella repressione delle irregolarità”, conclude.







