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Tg Ambiente, edizione del 30 novembre 2021

In questa edizione si parla di: Enel che anticipa di 10 anni l'impegno zero emissioni; Eni con Plenitude fornirà ai clienti il 100% di energia verde; Snam crea la prima rete Italia e Ue dedicata all’idrogeno verde; il Wwf lancia l’allarme estinzione giaguari a causa dell’uomo

Pubblicato:30-11-2021 14:42
Ultimo aggiornamento:30-11-2021 14:42

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ENEL: “ZERO CARBONIO A 2040, AVANTI ELETTRIFICAZIONE”

Con il Piano Strategico 2022-2024 Enel anticipa di 10 anni l’impegno per zero emissioni, dal 2050 al 2040, sia per le dirette che le indirette e senza ricorrere ad alcuna misura di offsetting, come rimozione della CO2 o piantumazione di alberi. Emissioni che non avranno luogo, quindi. Enel inoltre uscirà a livello globale dalla generazione a carbone entro il 2027 – resta il 2025 in Italia – e da quella a gas entro il 2040, sostituendo il termoelettrico con nuova capacità rinnovabile e l’ibridazione delle rinnovabili con soluzioni di accumulo. Un piano che con 170 miliardi di euro di investimenti diretti entro il 2030, oltre il 70 miliardi riservati alle energie pulite, “rappresenta un punto di svolta” che “ci consente di avanzare dal precedente Decennio della Scoperta dell’Energia Rinnovabile all’attuale Decennio dell’Elettrificazione”, dice Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Enel. La capacità installata rinnovabile passerà dagli attuali 45 GigaWatt ai 129 GW del 2030, senza contare quella gestita. “Le rinnovabili non sono più qualcosa di nuovo, sono la base della generazione, sono un fatto, quello che è nuovo e l’elettrificazione e a questo vogliamo puntare con la nostra azione strategica”, dice Starace, consolidando “il nostro ruolo come grande supermajor delle rinnovabili”. Porte chiuse al nucleare: le nuove tecnologie a fissione sono costose, complicate e resteranno immature per dieci anni minimo, quindi “non ha senso parlarne ora” conclude il manager.

ENI: “ARRIVA PLENITUDE, 100% ENERGIA VERDE A CLIENTI”

Plenitude: questo il nome della nuova società di Eni che punta a valorizzare le attività retail gas&power e rinnovabili del ‘Cane a sei zampe’. Plenitude dichiara l’impegno a raggiungere emissioni nette pari a zero entro il 2040, fornendo il 100% di energia decarbonizzata a tutti i clienti. Si tratta di “un caposaldo della nostra strategia di decarbonizzazione e un passaggio fondamentale della trasformazione in atto di Eni”, dice l’ad Claudio Descalzi. Plenitude combina la produzione di energia rinnovabile con la vendita di soluzioni energetiche e una rete capillare di infrastrutture di ricarica per le auto elettriche, un passaggio che “si inquadra nel nostro più ampio impegno volto a creare valore attraverso la transizione energetica”, spiega il manager. Plenitude si pone un obiettivo di oltre 6 GigaWatt di capacità installata rinnovabile entro il 2025 con progetti ben identificati per raggiungere oltre 15 GW di capacità installata entro il 2030. La società verrà quotata nel 2022 “ma con la volatilità che c’è bisogna anche vedere le finestre giuste”, spiega Descalzi, precisando che comunque Eni manterrà una quota di maggioranza intorno al 20-30%. Tra gli obiettivi strategici quello di arrivare a 11,5 milioni di clienti entro il 2025 e a oltre 15 milioni entro il 2030.

SNAM CREA LA PRIMA RETE ITALIA E UE DEDICATA ALL’IDROGENO VERDE

Arriva la prima rete italiana ed europea dedicata all’idrogeno verde e la realizzerà Snam. Nella Visione al 2030, presentata insieme al Piano 2021-2025, tra i 23 miliardi di euro di investimenti al 2030 per transizione energetica e gas verdi la società prevede la ‘riconversione’ di 2.700 km della rete di gasdotti da Mazara del Vallo a Passo Gries e Tarvisio per il trasporto di idrogeno prodotto da fonti rinnovabili dall’Italia verso le aree del Nord Europa a maggiore domanda. “Annunciamo la creazione per la prima volta in Italia e in Europa di una vera dorsale per l’idrogeno”, dice l’ad Marco Alverà. I lavori “avranno inizio nel 2025 e termineranno nel 2030, per trasportare l’idrogeno prodotto nel Sud Italia o nel Nord Africa verso l’Europa”, spiega il manager, un impegno “molto richiesto dall’Europa” con il quale “l’Italia diventa hub dell’idrogeno”. L’ipotesi di produrre idrogeno verde in Nordafrica “è di gran lunga quella che costa meno”, segnala l’ad, e rientra nei piani annunciati dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen alla European Hydrogen Week: quella europea “è la nostra strategia, e vi siamo più che ben inseriti”, commenta Alverà. In generale “punteremo sempre più sullo stoccaggio e aumenteremo i nostri investimenti nei gas verdi”, riassume il manager, e “ridurremo le emissioni legate alle nostre attività raggiungendo l’obiettivo aziendale del net zero al 2040”, con quelle di metano che saranno tagliate del 55% al 2025, il 10% in più dell’obiettivo Onu.


ALLARME WWF, GIAGUARI VERSO ESTINZIONE A CAUSA DELL’UOMO

Sono tra i felini più affascinanti e iconici ma l’uomo li ha sterminati, e oggi la popolazione del giaguaro è ridotta ad appena 160mila individui circa. Il Wwf lancia l’allarme: negli ultimi decenni la foresta amazzonica è stata depredata: deforestazione, per circa l’80% illegale, costruzione di nuove e moderne infrastrutture, e non ultimi i devastanti incendi che non lasciano scampo agli animali selvatici, sono i fattori che mettono a rischio il polmone verde del pianeta e la sopravvivenza dei giaguari, il cui areale si è ridotto di più oltre il 50%. A minacciare lo straordinario felino, presente in 18 Paesi dell’America centrale e meridionale, è ancora oggi la persecuzione diretta da parte dell’uomo. Negli anni 60 e 70 del secolo scorso è stata compiuta una vera strage, con migliaia di animali uccisi ogni anno, soprattutto per il commercio di loro parti del corpo utilizzate nella medicina tradizionale. Come se non bastasse, ancora oggi il bracconaggio rappresenta una drammatica criticità per il giaguaro, ricercato sul mercato nero anche per sostituire specie divenute più rare come la tigre. L’azione principale proposta dal Wwf è la creazione di un network di aree prioritarie per la conservazione della specie, connesse tra loro da corridoi ecologici funzionali a garantire il necessario collegamento tra le singole popolazioni, puntando a una convivenza pacifica, anche grazie a campagne di educazione e informazione.

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