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Attacco in Nigeria, decine di contadini perdono la vita. Buhari: “Paese ferito”

Le vittime sarebbero almeno 110

Pubblicato:30-11-2020 14:15
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:40
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di Brando Ricci

ROMA – “Condanno l’uccisione dei nostri agricoltori e gran lavoratori nello Stato di Borno. Tutto il Paese è ferito da queste morti senza senso”, dichiara il presidente della Nigeria, Muhammadu Buhari, commentando l’attacco armato a un gruppo di contadini che potrebbe aver causato almeno 110 vittime nei pressi del villaggio di Koshobe, nel nord-est del Paese. Parlando con la stampa ieri durante la cerimonia funebre di 43 delle persone rimaste uccise, Babaganan Umara Zulum, governatore di Borno, aveva affermato che le vittime dell’aggressione potevano essere almeno 70. Secondo il coordinatore degli affari umanitari delle Nazioni Unite in Nigeria, Edward Kallon, e’ molto probabile che le persone decedute siano oltre 110. Numeri questi, che ne farebbero il l’attacco con il maggior numero di perdite per il 2020.

Il bilancio ipotizzato dal dirigente dell’Onu e’ stato parzialmente confermato anche dalla ricostruzione degli eventi fornita da una ong locale, la Initiative for Conciliation and Rights Protection (Icrp). Secondo l’organizzazione, si legge sul quotidiano ‘Nigerian Tribune’, mancherebbero ancora all’appello molte donne impiegate in una fattoria nelle vicinanze, insieme a oltre 40 persone che si trovavano a lavoro in un campo di riso al momento dell’attacco. Secondo l’Icrp, almeno 16 delle vittime sarebbero persone che risiedevano nello stabilimento in quanto sfollati interni.


Nella zona dell’attacco, vicino alla capitale di Borno, Maiduguri, vivono piu’ di 120.000 persone costrette negli ultimi anni a lasciare le loro case a causa del crescente numero di attacchi di organizzazioni armate di ispirazione jihadista. Le due principali attive nella zona sono il cosiddetto Stato islamico dell’Africa occidentale (Iswap), e l’organizzazione nota con il nome di ‘Boko Haram’. L’attacco contro i contadini, che e’ stato compiuto da uomini armati a bordo di motociclette, non e’ ancora stato rivendicato da alcun gruppo.

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