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Recovery Fund, De Luca: “50% al Sud o il governo dichiari morta la questione meridionale”

"Sarebbe ora che le forze politiche del Sud iniziassero a comportarsi in maniera consapevole"

Pubblicato:30-11-2020 12:21
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:40

vincenzo de luca
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NAPOLI – “Sarà decisiva la partita dei fondi europei e dei nuovi finanziamenti che potranno arrivare dall’Europa”. Lo dice il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, illustrando il programma di governo al Consiglio regionale riunito nell’aula Siani. “C’è un blocco di interessi trasversale nelle Regioni del Centro Nord – rileva il governatore – che tiene unite le forze politiche di centro, di destra e di sinistra senza nessuna distinzione. Sarebbe ora che le forze politiche del Sud iniziassero a comportarsi in maniera consapevole. C’è in atto uno scontro, già oggi, per i fondi europei e non è stato detto in modo ufficiale quale è la percentuale di risorse destinate al Sud”. “Quando la Regione Campania ha proposto di acquisire perlomeno la percentuale del 40% per l’area meridionale – sottolinea De Luca – c’è stata una levata di scudi da parte dei colleghi del Nord. Ma il 40% è quello che ci è dovuto, niente di più. Ora è chiaro che, se vogliamo dare senso a una politica meridionalista, dobbiamo puntare ad avere almeno il 50%, altrimenti è bene che il governo dichiari morta la questione meridionale. Ma dovremo combattere”.

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Per il presidente della Regione “il meccanismo per consumare una truffa a danno del Sud dovrebbe essere una riduzione del cofinanziamento nazionale sui fondi europei. Questa è la partita decisiva, perché si rischia di far arrivare al Nord il 65% delle risorse. Eppure, rispetto alle richieste della Regione, c’é un muro di gomma, ci sono resistenze esplicite. Nelle prossime settimane come Regioni del Sud saremo chiamati a fare una battaglia politica, mi auguro unitaria”.


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