Getting your Trinity Audio player ready...
|
ROMA – La Sicilia come “punto di riferimento di Forza Italia a livello nazionale, perno del centrodestra”, un ‘trampolino’ territoriale “verso il 20% di consensi” alle politiche partendo dall’esperienza del governo regionale guidato da Renato Schifani, visto come “un modello che si replicherà in tutte le altre regioni”. È l’analisi di Giuseppe Castiglione, deputato di Forza Italia, intervistato dall’agenzia Dire all’indomani della kermesse del partito a Santa Flavia, nel palermitano, intitolata ‘Al centro del Mediterraneo’, che ha visto la presenza dei vertici nazionali e regionali di Fi, insieme ad amministratori, ministri, categorie e associazioni.
“È stata un’iniziativa molto bella, molto interessante, molto partecipata, c’è tanta voglia di partecipazione”, ha raccontato Castiglione. “È stato un tributo alla Sicilia dopo il risultato straordinario delle elezioni europee. La Sicilia, con il suo 23%, ha affermato la leadership non solo nell’isola, ma è certamente uno dei punti di riferimento del partito a livello nazionale”.
Inoltre, la convention “è stata anche una grande occasione per poter riflettere, ragionare e rilanciare i temi cari a Forza Italia. Ci sono stati tantissimi panel, si è parlato di ricerca, di innovazione, di agricoltura, della nuova politica agricola comune, di politica internazionale, dei giovani, del loro ruolo all’interno del partito, ma soprattutto nella nostra società”.
Per Castiglione “è stata una due giorni molto interessante ed è chiaro che Forza Italia, con queste iniziative e diversi weekend, dedica attenzione all’approfondimento e alla conoscenza dei territori, ma anche a rilanciare i grandi temi sulla politica nazionale. Quindi siamo molto soddisfatti ed è soddisfatto certamente anche il partito regionale”.
Partito regionale che, da due anni, esprime il governatore e guida la squadra amministrativa in Sicilia. “Il nostro segretario nazionale Tajani ha detto che quella di Sicilia è certamente un modello che si replicherà in tutte le altre regioni”, ha spiegato Castiglione. “Noi puntiamo al 20% nazionale alle prossime elezioni politiche e diciamo che la Sicilia ha fatto da apripista”.
Anche se, ha sottolineato il deputato forzista, “l’esperienza del governo Schifani forse siamo riusciti a comunicarla poco: il presidente Schifani durante la convention ha fatto una lunghissima carrellata sullo stato di salute della nostra Regione, sugli interventi che sono state fatti, sulle risorse che sono state recuperate; penso solo al tema del Fondo Sanitario Nazionale, alla compartecipazione della Regione Siciliana, fissata al 49% mentre oggi è al 42% come le altre Regioni. Questo significa recuperare 600 milioni da immettere nel tessuto sanitario siciliano, sulle infrastrutture, sui servizi, sulla rete territoriale, sulle liste di attesa, e quindi è stato un grosso risultato”.
Inoltre, ha aggiunto Castiglione, “il rilancio delle attività economiche in Sicilia coincide anche con un aumento delle entrate, significa che una Regione che aveva con il governo Crocetta un deficit di 8 miliardi di euro, oggi lo ha di 2 miliardi. Quindi un grande risultato, in continuità con il governo Musumeci”.
Quello di Schifani a Santa Flavia, ha commentato il deputato, “è stato un intervento molto caldo anche sul piano politico: così come ha sottolineato anche Tajani, Forza Italia è il perno del centrodestra. In Sicilia una delle esperienze più significative e più importanti è quella di avere tutti i partiti, movimenti e liste civiche che fanno riferimento al Partito Popolare Europeo, che si sono incontrati in un’unica lista alle elezioni europee e che certamente sono un modello da seguire per il futuro. A mio avviso è stata un’esperienza felice, ma soprattutto un’esperienza da replicare: Forza Italia oltre a essere il perno del centrodestra è il perno di tutta l’area moderata che oggi sta nella coalizione”.
Centrodestra che, solo pochi giorni fa, ha messo in cascina una vittoria importantissima alle regionali in Liguria. “Penso che quello ottenuto dal sindaco Bucci sia un risultato straordinario, che premia certamente la sua azione, la sua capacità di governo e di tenere unita la coalizione nella città di Genova. Un risultato che supera le esperienze del recente passato perché è un risultato che ‘va contro’: non si vince con il giustizialismo, si vince con la politica, con il buongoverno, e quindi le azioni che sono state fatte per destabilizzare il governo regionale e il centrodestra non sono andate a buon fine. Un grande risultato personale di Bucci ma di tutta la coalizione, che ha tenuto: è un risultato per molti insperato e che conferma la validità di una formula ma soprattutto premia l’azione e il buongoverno”.
Ora, però, è già il momento di concentrarsi sui prossimi appuntamenti elettorali in Emilia-Romagna e in Umbria: “Con le prossime due competizioni regionali- il pronostico di Castiglione- noi speriamo di fare un 3 a 0 per il centrodestra, ma se non sarà 3 a 0 sarà sicuramente un 2 a 1 per noi. Quindi, un ‘1’ fisso su questa partita delle prossime elezioni in Emilia Romagna e in Umbria dove certamente abbiamo i numeri, i candidati, la coalizione, le energie, la freschezza per poter affermare ancora il buongoverno ma anche per dare un messaggio di solidità a fronte di un centrosinistra che è sempre più litigioso, incapace di fare proposte politiche e si affida solo a iniziative giudiziarie”. Un centrosinistra, ha concluso il deputato di Forza Italia, “che oggi mostra quei limiti che noi abbiamo sempre avvertito. Quindi, mi pare che quello di Bucci è un buon viatico per vincere anche le prossime elezioni in Umbria e in Emilia Romagna”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it