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Sonny Colbrelli annuncia il ritiro: “Nuove sfide mi aspettano”

Al ciclista del team Bahrain Victorious è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo dopo l'arresto cardiaco in Catalunya

Pubblicato:30-10-2022 13:31
Ultimo aggiornamento:30-10-2022 13:31
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(Photo credits: @Sprintcycling @TeamBahrainVictorious)

ROMA – Sonny Colbrelli si ritira dal ciclismo professionistico. L’annuncio è stato affidato ai social del team Bahrain Victorious, con le dichiarazioni dell’atleta, al quale è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo, a seguito dell’arresto cardiaco del 21 marzo scorso in Catalunya.
“Un anno fa, in questo periodo- dichiara il ciclista italiano- ho trascorso le mie giornate a celebrare la vittoria più importante della mia carriera, la Parigi-Roubaix. Non avrei mai pensato di ritrovarmi un anno dopo ad affrontare uno dei momenti più difficili che la vita mi ha messo di fronte. Ma è la mia vita di cui voglio essere grato, una vita che ho rischiato di perdere e che mi ha dato una seconda possibilità. Quella di essere qui oggi, per ricordare che sono uscito dall’Inferno da vincitore, e l’ho fatto in un modo leggendario, che rimarrà nella storia e che potrò continuare a raccontare ai miei figli. È a loro, alla mia famiglia e a tutte le persone a me più vicine che devo questa mia nuova vita. Da loro traggo la forza per accettare questo momento della mia carriera sportiva”.
Sonny Colbrelli è stato sottoposto con successo ad un intervento di impianto di defibrillatore sottocutaneo, un dispositivo salvavita che funziona per correggere il ritmo del cuore, se necessario, in casi estremi.

COLBRELLI: “NON POSSO CORRERE CON IL DEFIBRILLATORE”

“Dopo quanto successo in Catalunya, la speranza di poter continuare ad essere un ciclista professionista non mi ha mai abbandonato, seppur minima. Sapevo che la via del ritorno sarebbe stata difficile con un defibrillatore. In Italia non è consentito dalla legge. Ho ripreso a pedalare sotto stretto controllo medico e ho subito diverse visite e consulenze con specialisti del settore. Tra questi, il direttore della Clinica Universitaria di Padova, Prof. Corrado, che ha seguito l’impianto del defibrillatore. E una valutazione è stata fatta anche da chi ha seguito casi simili, come il calciatore Christian Eriksen, che, come me, ha il defibrillatore e ha ripreso la sua carriera professionale. Ma il ciclismo non è calcio. È uno sport diverso, guidi per le strade. Non si gioca su un campo da calcio, dove, in caso di necessità, gli interventi dell’équipe medica possono essere tempestivi. Le loro attività di allenamento si svolgono in un’area circoscritta, mentre nel caso di un ciclista ti ritrovi spesso solo per ore su strade poco trafficate. Proprio questo è ciò che rende più complicato intraprendere un’altra strada per poter nuovamente competere. Dico addio al ciclismo e provo a farlo con il sorriso per il bene che mi ha dato, anche se dire addio dopo una stagione come l’anno scorso fa male. È stata la cosa migliore della mia carriera. Rimarrò nel ciclismo con il Bahrain Victorious, che mi è stato vicino come una seconda famiglia e mi accompagnerà in questo periodo di transizione da ciclista a un nuovo ruolo che si evolverà quotidianamente. Sarò un ambasciatore per i nostri partner, lavorerò a stretto contatto con il gruppo delle prestazioni e condividerò la mia esperienza con i miei compagni di squadra. Nuove sfide mi aspettano e con coraggio mi preparo ad affrontarle. Voglio farlo con il sorriso sulle labbra“.


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