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Uno per carrello e ogni 10 metri, la Toscana ‘regola’ i supermercati

Il presidente della Toscana Eugenio Giani firma un'ordinanza per evitare gli assembramenti nei supermercati

Pubblicato:30-10-2020 17:25
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:09
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FIRENE – Una persona ogni dieci metri quadrati. Una per famiglia. Nei supermercati e centri commerciali toscani scatta l’ordinanza. Dopo giorni di riflessioni, il presidente della Regione Eugenio Giani scioglie il nodo: dopo i richiami all’autodisciplina, spiega nel corso di una diretta Facebook lanciata per spiegare il provvedimento, “occorre essere più rigorosi, visto che la situazione sanitaria è preoccupante. I contagi crescono e dobbiamo cercare tutti di autolimitarci, soprattutto per una pandemia che si presenta sempre più con i caratteri dell’asintomaticità”.

Da qui la misura anti resse che entrerà in vigore domani. Diverse le misure previste. Ogni struttura (media e grande) dovrà indicare il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente all’interno, garantendo, però, un parametro fisso, “un cliente ogni 10 metri quadri di superfice di vendita, esclusi gli operatori”, è scritto nella pagina social del governatore. Negli esercizi a prevalenza alimentare, inoltre l’accesso sarà consentito “a una sola persona per nucleo familiare”, una a carrello in sostanza, con indosso la mascherina e dopo l’igienizzazione obbligatoria delle mani.

Inoltre dovranno essere utilizzati “opportuni sistemi di scaglionamento e prenotazione per non superare il limite di capienza individuato”, differenziando dove possibile i percorsi di entrata e uscita“. E ancora: per le medie e grandi strutture all’ingresso dovranno essere posizionati rilevatori di temperatura corporea e, sempre dove possibile, la Regione raccomanda l’installazione di pannelli per separare i clienti in prossimità di banchi e casse.


Nei centri commerciali “dovranno essere previsti ingressi differenziati tra la galleria” dei negozi “e gli esercizi a prevalenza alimentare”. Nelle aree comuni sarà “vietato consumare alimenti e bevande al di fuori degli spazi destinati alle attività di somministrazione”.

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