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Maradona compie 60 anni, auguri al più amato e contestato calciatore di tutti i tempi

Da questa mattina tutti stanno dedicando con programmazioni, tweet, video e messaggi un pezzettino della giornata all'uomo che ha cambiato per sempre la storia del calcio

Pubblicato:30-10-2020 12:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:09
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di Flavio Russo

NAPOLI – Diego, el Diez, D10s, el Pibe de oro o semplicemente Diego Armando Maradona compie oggi 60 anni. Amato, contestato, discusso, per molti il più grande calciatore di tutti i tempi, da questa mattina Maradona è al centro della girandola dei mezzi di comunicazione che dedicano, con programmazioni, tweet, video e messaggi un pezzettino della giornata all’uomo che ha cambiato per sempre la storia del calcio. Una vita da romanzo o da film di Hollywood. Nato poverissimo a Villa Fiorito, sobborgo di Buenos Aires, diventa famoso già a 10 anni grazie alla televisione argentina che scova questo baby prodigio del calcio che, intervistato tra un numero da circo e l’altro col pallone, confessa di voler un giorno vincere un mondiale. La sua parabola calcistica è inarrestabile prima con l’Argentinos Juniors, con cui esordisce sedicenne tra i professionisti, poi con il Boca, la squadra del cuore di don Diego, il padre. Diciottenne, non arriva la convocazione per il mondiale di casa del 1978, il primo vinto dall’Argentina ma incanta tutti nella coppa del mondo under 20 in Giappone l’anno dopo. L’Europa nel destino per un talento incontenibile come il suo, prima Barcellona, dove tra infortuni e cocaina rischia di perdere la bussola, e poi nel luglio dell’84 Napoli, la seconda casa di Diego, la città dove da campione diventa leggenda. In 7 anni due scudetti, una Coppa Uefa, traguardi mai più raggiunti dagli azzurri, 115 gol. In mezzo il sogno del mondiale vinto nel 1986 in cui sembra un extraterrestre per il potere assoluto che esercita in mezzo al campo e il quarto di finale contro l’Inghilterra in cui segna un gol con ‘la mano de Dios’ e poi mette il sigillo con il più bel gol del secolo.

Tanto grande in campo tanto fragile fuori: la droga, i rapporti discussi con la camorra, le relazioni extra-coniugali, le amicizie difficili, scappa da Napoli e in una lenta discesa, che passa per Siviglia e il ritorno in Argentina, chiude la sua parabola nel calcio che conta nel ’94, estromesso per doping dal mondiale americano.


Diego, che è stato vicino alla morte per problemi di salute, oggi allena il Gimnasia La Plata in Argentina e non smette di far parlare di sè. Da stamattina tutti lo celebrano: con un video alcuni tra i più grandi calciatori di sempre gli dedicano un pensiero: Ronaldo, Cannavaro, Ronaldinho e tantissimi altri porgono omaggio a Maradona, ispiratore di talenti e persone nel mondo dello sport e oltre. Ed il mito continua. 

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