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ROMA – C’è il ponte pedonale e per motocicli dalla Magliana alla zona universitaria di Roma Tre. Il nuovo mercato di Fidene. E decine di nuove strade, fogne, aree verdi, parcheggi e sistemi di illuminazione. In totale 100 milioni di euro.
È stato presentato oggi dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e dall’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, il Piano per le opere pubbliche dei programmi urbanistici delle periferie. Un pacchetto di interventi che partiranno prevalentemente del 2025 e che saranno destinati alle zone più esterne della città.
Il piano prevede opere per quattro tipologie di “zone” della città: i piani di zona, i piani di recupero urbano, le cosiddette zone O e i toponimi, ovvero i quartieri ex abusivi di Roma.
Ai primi andranno circa 32 milioni, tutte risorse destinate a portare a termine interventi fondamentali di urbanizzazione primaria e secondaria: in alcuni quartieri, si tratta di illuminazione pubblica, marciapiedi, rete potabile, rete fognaria. Le risorse sono state ricavate dalle entrate derivate dallo sblocco delle procedure di affrancazione e trasformazione.
Tra questi ci sono gli oltre 5 milioni stanziati nel piano di zona Trigoria IV via Trandafilo, che saranno investiti per cabine elettriche, completamento della rete potabile, fognaria, elettrica, e illuminazione pubblica e i 4 milioni per il completamento delle opere nel piano di zona Torresina 2, per la rete potabile, quella fognaria, i marciapiedi, l’illuminazione pubblica, le strade, e la segnaletica. Sono inoltre previste opere analoghe a Ponte Galeria per circa 5,4 milioni, Colle Fiorito per circa 4,5 milioni, Pian Saccoccia per circa 3,2 milioni, Tor Cervara per circa 4,3 milioni, Osteria del Curato per circa 3,4 milioni e Muratella per circa 1,4 milioni.
“Oggi parte un programma senza precedenti di interventi nelle periferie per tanti quartieri che sono privi di opere primarie, che non hanno illuminazione e fogne o non sono collegati adeguatamente, perché si è bloccato tutto da anni – ha commentato il sindaco Gualtieri – . Ci sono soldi fermi e procedure bloccate, ma noi abbiamo lavorato molto per questo piano da 100 milioni che ci consentirà di intervenire in tantissimi quartieri: dai piani di zona ai programmi di recupero urbano, fino alle zone O e ai toponimi. Si tratta di tantissimi interventi studiati con i cittadini, perché a Roma non ci possono essere quartieri di serie A e serie B e nelle periferie bisogna recuperare il tempo perduto”.
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