REGGIO CALABRIA – E’ partita ufficialmente oggi, per concludersi il 4 ottobre, la prima edizione della Biennale dello Stretto, evento in fase di svolgimento all’ex Forte Siacci a Campo Calabro (Reggio Calabria) che si propone di elaborare delle progettualità innovative per l’area dello Stretto e il Mediterraneo. Attraverso una mostra rivolta ad architetti, giornalisti, artisti, esponenti della cultura e occasioni di dibattito, gli organizzatori, tra cui i docenti universitari Alfonso Femia e Francesca Morace, che hanno coordinato gli allestimenti e i contenuti dell’evento, si creerà un programma permanente di analisi, indagine tra le città del Mediterraneo in un’ottica di scambio e condivisione.
Il focus progettuale della manifestazione prende il titolo ‘Le tre linee d’acqua: crinale, piana e costa’, nelle rispettive potenzialità di cura, opportunità e infrastruttura territoriale che accomunano le tre rive del Mediterraneo, ognuna con differenze specifiche. La Biennale dello Stretto è supportata da diversi partenariati scientifici ed artistici, tra cui le Regioni Calabria e Sicilia, gli atenei di Reggio Calabria e Messina, la Città metropolitana di Reggio Calabria e il Comune di Campo Calabro su cui sorge il Forte Siacci di epoca Umbertina, realizzato nel 1888 a difesa dello Stretto, che ora punta ad essere riconvertito per eventi culturali ed artistici.
“Prende il via oggi uno straordinario percorso condiviso che vede Reggio e Messina al centro di un’unica visione di sviluppo. Un cammino sancito con la firma del protocollo tra le due Città metropolitane qualche settimana fa e che oggi abbiamo avuto l’onore di inaugurare ufficialmente in questo suggestivo contesto”. Così il sindaco metropolitano facente funzioni di Reggio Calabria, Carmelo Versace, intervenuto oggi a Campo Calabro all’inaugurazione della Biennale dello Stretto, ospitata nei locali del Forte Siacci.
“La vera sfida oggi – ha aggiunto – è fare in modo che questo non sia solo un evento ma un vero e proprio appuntamento da ripetere nel tempo e soprattutto un punto di riferimento da mettere a disposizione del territorio e della comunità dello Stretto. Abbiamo tutte le carte in regola per realizzare tutto ciò grazie in particolare allo straordinario team che sta dietro alla Biennale e ad un rinnovato orientamento operativo che – ha concluso – sta caratterizzando le istituzioni locali tra le due sponde dello Stretto”.
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