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A Ferrara i cani della Polizia locale cercheranno la droga in carcere

Accordo tra vigili e Polizia penitenziaria, per il Comune "così si darà respiro alle guardie"

Pubblicato:30-09-2022 17:07
Ultimo aggiornamento:30-09-2022 17:07
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Unità cinofila Polizia locale
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FERRARA – I cani dell’Unità cinofila della Polizia locale di Ferrara verranno utilizzati “per contrastare il fenomeno dell’introduzione di droghe nel carcere di via Arginone”. Questo il risultato dell’incontro di ieri mattina fra il comandante della Polizia locale Terre Estensi Claudio Rimondi e una delegazione della Polizia penitenziaria capeggiata dal generale Ernesto Cimino, direttore dell’Ufficio sicurezza e traduzioni per le regioni Emilia-Romagna e Marche.

Lodi: Speriamo che questa collaborazione sia presa come modello da tutti

L’obiettivo, anche “alla luce dei benefici apportati dall’impiego di unità cinofile in altri istituti penitenziari italiani- spiega il Comune di Ferrara- è sviluppare una sinergia che porti ad una maggiore sicurezza interna delle strutture e una più efficace tutela della salute dei detenuti”. Sul punto, il vicesindaco e assessore alla Sicurezza della città estense Nicola Lodi si dice convinto che questa collaborazione “porterà vantaggi su più fronti, in primo luogo perché, come amministrazione, crediamo fortemente che la lotta al crimine e al degrado debba necessariamente passare da azioni coordinate fra le varie Forze dell’ordine”. In quest’ottica, aggiunge, l’utilizzo dei cani antidroga “consentirà di lavorare per fermare l’introduzione di droghe nel nostro carcere, dando respiro anche agli agenti di Polizia penitenziaria”. Ora l’auspicio di Lodi è che “questa unione sia presa come modello da tutti i soggetti che ogni giorno sono attivi per la sicurezza dei cittadini”.


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