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Doppio cognome, a Milano il convegno promosso dall’associazione Rete per la Parità

Insieme alla Commissione Pari opportunità e diritti civili del Comune

Pubblicato:30-09-2022 16:59
Ultimo aggiornamento:30-09-2022 17:03
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madre_figlia
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MILANO- Dal due giugno, a seguito della pubblicazione in Gazzetta ufficiale della sentenza 131/2022 della Corte costituzionale, è decaduto l’automatismo del solo cognome paterno ai figli e alle figlie. In buona sostanza, negli ultimi quattro mesi è stato riconosciuto il diritto al cognome materno e non resta che attendere i dati aggregati dei comuni italiani per avere un quadro completo delle scelte compiute dai neogenitori dopo questo cambio normativo. Su questo tema, ormai da anni, l’associazione Rete per la Parità occupa un importante ruolo proattivo e per tale ragione è promotrice, insieme alla Commissione Pari opportunità e diritti civili del Comune di Milano, del convegno ‘Doppio cognome. Mai più denunce di nascita presentate dal solo padre’ che si svolge questo pomeriggio nella sala conferenze di Palazzo Moriggia. Lo annuncia in una nota Raffaella Sirena, giornalista e attivista, da sempre impegnata per i diritti delle donne. Interverrà al dibattito Rosanna Oliva de Conciliis, presidente onoraria della Rete per la Parità, che in più occasioni ha pubblicamente sottolineato la necessità che sia approvata una legge organica e che, nel frattempo, siano modificate le modalità di iscrizione nei registri anagrafici dei comuni e la prassi delle denunce di nascita.

Finora, per prassi, le denunce di nascita le hanno fatte i soli padri– afferma Oliva de Conciliis- ma la scelta del cognome da attribuire spetta ad entrambi i genitori. Per questo suggeriamo che siano introdotti moduli con i quali la denuncia di nascita viene sottoscritta da madre e padre ed è chiara la volontà di tutti e due. Abbiamo predisposto il modulo in due versioni per considerare anche il caso in cui un genitore presenti la denuncia anche a nome dell’altro. Questo convegno arriva al momento giusto ed è utile per tirare le fila sullo stato dell’arte nelle anagrafi comunali rispetto alla nuova regolamentazione sui cognomi. Come associazione siamo felici che il Comune di Milano, attraverso questo incontro, abbia dimostrato di voler rendere più fruibile la scelta sull’attribuzione del cognome. Va ricordato che ciò vale per le registrazioni di nascita e di adozione, in entrambe le circostanze si può stabilire l’ordine dei cognomi o scegliere solo quello materno o solo quello paterno”.

Secondo i dati forniti dall’Ufficio di Stato civile del Comune di Milano- scrive ancora Sirena- su 3900 bambini nati da quando è entrata in vigore la sentenza, 680 hanno doppio cognome, con ordine prima paterno e poi materno, 20 hanno solo quello della madre e 25 presentano il cognome materno prima del paterno. Per il Comune di Milano commenta così Diana De Marchi, presidente Commissione Pari opportunità e diritti civili: “Il senso di questa iniziativa è quello di trovare insieme le modalità per facilitare l’applicazione della sentenza sul doppio cognome, secondo le possibilità previste dalla sentenza della Consulta dello scorso aprile. Ad ogni modo, in attesa della riforma che dovrà risolvere questioni ancora aperte, come quella della trasmissione del cognome alla successiva generazione, i comuni devono modificare le pratiche finora seguite. Questo convegno rappresenta un momento di confronto e, allo stesso tempo, di sensibilizzazione perché si tratta di questioni complesse che descrivono un cambiamento culturale oltre che sociale”.


Con la sentenza della Corte Costituzionale si dà finalmente la possibilità ai genitori di compiere una scelta paritaria e condivisa. Si tratta di un passo in avanti significativo che va a disinnescare un automatismo derivante dalla cultura patriarcale– dichiara Gaia Romani, assessora ai Servizi civici e generali del Comune di Milano- Credo che per chi si impegna e fa della lotta alle disuguaglianze di genere la cifra della propria azione politica e amministrativa sia un segnale culturale significativo, e adesso la vera sfida sarà quella di far conoscere maggiormente questa possibilità. Ecco perché ci tengo a ringraziare in modo particolare la presidente della Commissione Pari opportunità del Comune di Milano, Diana De Marchi, per aver promosso un incontro su questo tema. Il cambiamento parte da una buona e corretta informazione alle cittadine e ai cittadini e la nostra città è pronta ad accogliere questa svolta importante e a raccontare questa opportunità di scelta nella quotidianità”.

Alle amministrazioni servono sicuramente strumenti e procedure, anche di tipo informatico, che rendano
più chiaro come far presentare e dar seguito alle denunce di nascita
– conclude De Marchi- Con questo obiettivo auspico che sia ripresa dal Comune di Milano la modulistica, elaborata da Rete per la Parità e riconosciuta da Anci, con la quale o entrambi i genitori o il singolo possono esplicitare la propria preferenza rispetto all’ordine dei cognomi o sceglierne solo uno”.

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