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Traffico di droga tra il Vulture Melfese e il Foggiano, quattordici arresti

Operazione dei carabinieri su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Potenza

Pubblicato:30-09-2022 16:26
Ultimo aggiornamento:30-09-2022 16:26
Autore:

Carabinieri Potenza
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POTENZA – Quattordici persone tra il Vultere Melfese e il Foggiano sono state arrestate dai carabinieri di Potenza su delega della locale Direzione distrettuale antimafia con l’accusa di traffico illecito, detenzione e spaccio di stupefacenti, estorsione aggravata dal metodo mafioso e detenzione di armi automatiche clandestine.

LA MERCE DALLE PIAZZE DI SPACCIO PUGLIESI

Dalla indagini è emerso come il sodalizio avesse un vertice composto da due soggetti, uno dei quali italiano, Enrico Caputo, e l’altro di origine albanese, Ardit Ismaili, che impiegava automezzi di cui disponeva per il trasporto e l’occultamento della droga, principalmente marijuana e cocaina, reperita sistematicamente sulle piazze di spaccio della provincia di Foggia. Ismaili poteva contare su vari nascondigli messi a disposizione dei sodali per lo stoccaggio a seguito delle attività di rifornimento e disponeva di una rete di pusher addetti al reperimento dei clienti e alle vendite al minuto.


CONDOTTE ESTORSIVE E POSSESSO DI ARMI DA GUERRA

Dalle investigazioni sono emerse anche due condotte estorsive perpetrate in danno di tossicodipendenti insolventi, in entrambi i casi con il coinvolgimento di Alessandro Cassotta, già condannato in via definitiva per associazione mafiosa, il cui nome veniva utilizzato allo scopo di accentuare la carica intimidatoria delle pretese di denaro. Le indagini hanno inoltre rivelato la disponibilità di armi da guerra, in particolare di tre kalashnikov. Le attività di rifornimento, detenzione, cessione e spaccio di droga venivano svolte contemporaneamente da altri due piccoli nuclei, composti da soggetti del territorio del Vulture-Melfese, uno dei quali costituito da un padre e dai due figli, poco più che maggiorenni.

SONO 22 LE PERSONE COINVOLTE

Delle 22 persone coinvolte, 10 sono in carcere e 4 ai domiciliari. Emesso un divieto di dimora e sei obblighi di presentazione quotidiana davanti alla polizia giudiziaria. Una persona è indagata.

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