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Un viaggio nell’Alcotra a colpo sicuro? Ora bastano pochi clic

Nasce Atlas, mappa interattiva che coinvolge Valle d'Aosta, Piemonte e Liguria

Pubblicato:30-09-2022 13:45
Ultimo aggiornamento:30-09-2022 13:45

mappa atlas
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AOSTA- Un viaggio alla scoperta del patrimonio culturale dell’area a cavallo tra Francia ed Italia? D’ora in poi sarà molto più facile programmarlo e andare ‘a colpo sicuro’. E’ nata infatti una mappa interattiva del patrimonio culturale dell’area transfrontaliera tra Francia e Italia: si chiama Atlas, è online e si può consultare all’indirizzo https://www.atlasalpilatine.eu/atlas/.

Atlas raccoglie circa 600 schede dei siti del patrimonio culturale tangibile e intangibile dell’area Alcotra. Ovvero, Valle d’Aosta, province di Cuneo, Torino e Imperia, dipartimenti dell’Haute-Savoie, Savoie, Haute-Alpes, Alpes de Haute-Provence, Alpes Maritimes). E’ in italiano e in francese e la versione inglese sarà disponibile a partire da fine ottobre.

“La mappa interattiva è stata pensata per gli operatori turistici, che potranno progettare itinerari coerenti e sempre diversi utilizzando i filtri per tematiche e aree geografiche. L’Atlas è, in ogni caso, un utile strumento di scoperta per tutti grazie alle varietà di informazioni riportate sulle schede dei siti culturali”, afferma l’assessore della Valle d’Aosta Jean-Pierre Guichardaz.


La novità nasce nell’ambito del Piano integrato tematico patrimonio, cultura, economia (Pitem Pace), finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Alcotra V-A Italia-Francia. E l’assessorato ai Beni culturali, al Turismo, allo Sport e al Commercio e la sovrintendenza ai Beni e alle Attività culturali ci puntano forte.

“Grazie al Pitem Pace abbiamo fornito un nuovo strumento digitale per la condivisione e la valorizzazione del patrimonio culturale meno noto dell’area Alcotra”, dice a sovrintendente ai Beni e alle Attività culturali, Cristina De La Pierre.

Atlas, continua De La Pierre, “è il frutto di un articolato lavoro sinergico tra i partner, che ha visto anche la partecipazione di un considerevole numero di enti e istituzioni legate al mondo della cultura (Comuni, associazioni, gestori di realtà museali e siti). Nei prossimi mesi ci sarà spazio per aumentare ulteriormente il numero di siti censiti, sperando che questo strumento digitale possa porsi come un riferimento per la valorizzazione del patrimonio nei nostri territori”.

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