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Con ‘Frecciarosa’ l’Italia riparte all’insegna della prevenzione del tumore del seno

Da domani al 31 ottobre tornano i consulti a bordo dei treni ad alta velocità, treni regionali e nei FrecciaLounge delle stazioni

Pubblicato:30-09-2021 15:13
Ultimo aggiornamento:01-10-2021 10:38

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ROMA – Dopo lo stop imposto dalla pandemia, quest’anno tornano le consulenze a bordo treno. È stata presentata oggi l’undicesima edizione di ‘Frecciarosa, la prevenzione viaggia in treno’, il progetto promosso da IncontraDonna con il Gruppo FS Italiane, col patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero della Salute e il sostegno dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e di Farmindustria alla quale ha partecipato il ministro della Salute Roberto Speranza.

Da domani al 31 ottobre tornano i consulti a bordo dei treni ad alta velocità, treni regionali e nei FrecciaLounge delle stazioni. È prevista la presenza di specialisti che offriranno ai viaggiatori consulenze gratuite di prevenzione oncologica. In più, per tutto il mese di ottobre, continuano i teleconsulti online sulla piattaforma frecciarosa.it.

Oltre il 90% delle donne con tumore del seno, scoperto in fase precoce, guarisce. Adriana Bonifacino, presidente di IncontraDonna Onlus e ideatrice dell’iniziativa ha dichiarato: “Nel 2020, in Italia, sono state stimate quasi 55mila nuove diagnosi di tumore della mammella. Lo scopo di ‘Frecciarosa’ è diffondere la cultura della prevenzione perciò le stazioni diventano luoghi d’incontro tra medici e cittadini in un simbolico ‘viaggio nella salute’.


La pandemia ha allontanato la popolazione da corretti stili di vita in termini di alimentazione sana e attività fisica costante e ha determinato criticità nell’adesione agli esami di screening con tempistiche accettabili. Nel 2020, rispetto al 2019, contiamo oltre 3.300 diagnosi mancate di carcinoma della mammella, 2.700 di collo dell’utero, 1.300 di carcinoma del colon-retto e oltre 7.400 di adenomi colorettali avanzati, proprio per il blocco e i ritardi nel riavvio dei programmi di prevenzione secondaria. È nostro compito far retrocedere in tempi rapidi questi numeri, altrimenti incrementeranno esponenzialmente”.

Nei prossimi anni “la gestione delle patologie oncologiche sarà più complessa- continua Bonifacino- se da una parte dobbiamo sollecitare le Istituzioni e lo stiamo facendo anche come Associazione a riprendere quanto prima la normalità negli screening, nella medicina del territorio e nell’abbattimento delle liste di attesa negli ospedali, dall’altra dobbiamo essere responsabili in prima persona di una ripresa dei controlli. Il progetto ha attirato anche l’attenzione di paesi come la Germania che mi hanno contatto perché piace e hanno bisogno di un progetto come questo”.

Luigi Corradi Ad e direttore generale Trenitalia, ha affermato che “fare sistema è importante, le Ferrovie dello Stato sono la parte importante e specchio del Paese che torna a vivere e a muoversi con il treno. Il treno rappresenta la sostenibilità, che non è solo ambientale ma deve essere anche sostenibilità economica e sociale. Chi sposta più di due milioni di persone al giorno come noi ha come obiettivo un discorso sociale. Unire con Frecciarosa il treno a qualcosa che non è solo lo spostamento ma offre servizio diverso e dargli un’occasione di pensare se stessi e alla prevenzione è un orgoglio per noi”.

Giordano Beretta, presidente di Aiom ha aggiunto: “Stili di vita, una alimentazione sana, mantenere un peso corporeo adeguato, praticare attività fisica, astensione fumo e ridurre il consumo di alcolici abbassa il rischio d’incidenza dei tumori. Vale per tutti tumori e non solo tumore della mammella dove gioca soprattutto la dieta e lo sport. Negli ultimi 18 mesi di lockdown ha portato ad eseguire meno attività fisica e a mangiare di più e questo conta non solo nell’ottica delle malattie oncologiche ma anche cardiovascolari. Ripartire e non perdere altro tempo è fondamentale. Ripartire con gli screening in tutta Italia deve stimolare anche adesione delle persone agli screening. Ci sono zone dove il 50% dei cittadini non si sottoponeva a screening. Con il Frecciarosa andiamo incontro alle persone”.

La direttrice generale di Farmindustria Enrica Giorgetti ha concluso: Farmindustria è con il Frecciarosa sin dalla prima ora perché crediamo nell’importanza della prevenzione. Sappiamo che si muove meno per malattie tumorali anche perché sono stati scoperti nuovi farmaci, ma Farmindustria è convinta che ruolo chiave sta nella prevenzione. Il successo di un Paese e di un sistema è quello di evitare di ammalarsi attraverso la prevenzione. Per questo partecipiamo a questa iniziativa. Bisogna spingere su prevenzione e approccio agli stili vita della prevenzione. Nelle nostre aziende abbiamo stipulato un protocollo che prevede la partecipazione dei medici di medicina del lavoro. Tra i nostri dipendenti contiamo il 42% delle donne e 55% nella ricerca per questo abbiamo un sistema di welfare aziendale assicurando gli screening. La prevenzione è il nostro mantra e poi l’altro obiettivo ovviamente è trovare nuovi farmaci perché vogliamo arrivare ad un più 90% di successi contro i tumori. Siamo qui per aderire ad altre iniziative”.

A chiudere l’incontro le storie delle tre testimonial Orietta Berti, Carolyn Smith e Flaminia Fegarotti che hanno esortato le donne, giovani e meno giovani, a sottoporsi agli screening e cogliere l’opportunità lanciata da Frecciarosa.

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