ROMA – Bella e brava Vanessa Incontrada. E stavolta volutamente in quest’ordine: prima bella. Perché è questo che mostra la copertina di Vanity Fair che la ritrae nuda. “È il punto d’arrivo che vede il mio corpo diventare un messaggio per tutte le donne (e per tutti gli uomini): dobbiamo tutti affrontare, capire e celebrare una nuova bellezza”. La battaglia contro il body shaming, il bullismo che ha come obiettivo il corpo e le sue forme, ha portato l’attrice e conduttrice tv a spogliarsi. Lei, che al ritorno dopo la gravidanza era stata oggetto di offese per la ‘nuova’ taglia. Allora Vanessa te lo voglio dire: sei ancora più bella! E poi voglio dirti anche brava, come lo voglio dire ad Arisa, a Giovanna Botteri, a Kate Winslet e Jennifer Aniston, e a tutte le altre che in tutto il mondo hanno iniziato e stanno portando avanti questa campagna. Gli uomini infatti, da parte loro, devono sostenere e applaudire queste donne. Nella vita di tutti i giorni e sulle passerelle, dove vedere per esempio una modella come Ashley Graham è un bellissimo sfilare. La bellezza che prende corpo.
ULTIMA ORA
- 11 / 04 : 11:26 : La Verità: “Inchiesta mascherine, Arcuri indagato per peculato”
- 11 / 04 : 10:52 : Stagione estiva ‘imbrigliata’, i bagnini romagnoli: “Almeno si parta dai bagni solari”
- 11 / 04 : 10:31 : Giornata Mare, Ami: “Blue economy e pesca sostenibile per nuovo modello sviluppo”
- 11 / 04 : 04:50 : Le prime pagine dei quotidiani di Domenica 11 Aprile 2021
- 10 / 04 : 17:58 : All’E-Prix Roma emozioni e spettacolo nonostante il Covid, vince Vergne
Vanessa prima bella, poi brava. Stavolta in quest’ordine!

- Andrea Clerici
- a.clerici@agenziadire.com
- 30 Settembre 2020
- Il Punto
La showgirl protagonista, senza veli, della nuova copertina di Vanity Fair: "Il mio corpo è un messaggio per tutte le donne (e anche per gli uomini)"
Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su whatsapp
Condividi su email
Condividi su print
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte «Agenzia DiRE» e l’indirizzo «www.dire.it»
Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su whatsapp
Condividi su email
Condividi su print