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L’appello di Camillo: “Chi mi aiuta a realizzare un agririfugio in Umbria?”

Questo 27enne vive nelle campagne umbre da 4 anni: sta ristrutturando il casale in cui abita sperando di trasformarlo in un rifugio lungo la Via di Francesco

Pubblicato:30-09-2019 14:47
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:45
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ROMA – “Mi chiamo Camillo, ho 27 anni, sono umbro e vivo nelle campagne della Valtiberina Umbra da circa quattro anni. Mi dedico ad allevamento e agricoltura e cerco nella quotidianità l’autosufficienza”. Comincia così l’appello di Camillo (di cui racconta il giornale online ‘Italia che cambia’), un giovane di 27 anni che ha un sogno nel cassetto: trasformare il casale rustico in cui vive in un rifugio per pellegrini lungo la via di Francesco, che passa proprio da quelle parti. E ora cerca qualcuno che lavori con lui a questo progetto con l’obiettivo di partire con l’attività ricettiva già dalla prossima primavera.

Quella di Camillo non è un’offerta di lavoro, non cerca un dipendente. Come spiega lui stesso cerca un “partner di lavoro, in un rapporto di scambio alla pari“, a cui offre di “condividere il progetto” e ovviamente “alloggio nel posto”. Servono solo, dice, “voglia e consapevolezza”.

Nel suo annuncio, il 27enne racconta l’approccio a quella che si definisce ‘permacultura’ (un mix di pratiche per vivere in base ad un’agricoltura sostenibile e all’insegna dell’ecologia) spiegando che, da ragazzo nato e cresciuto in città, da quando si è trasferito in campagna è “rinato una seconda volta”. E spiega: “Ho stravolto il mio approccio all’esistenza e le mie abitudini comode per far pace con me stesso e trovare il vero valore della vita, apprezzando le cose semplici”.


La casa in cui vive nelle campagne vicino a Città di Castello è “un casale rustico del 1800“. Quando lo ha preso, prosegue, era “solido a livello strutturale, ma degradato e lasciato deperire nell’abbandono”. Ecco perchè Camillo “con molte fatiche” lo sta trasformando in “casa pellegrina, fattoria didattica autogestita e autosufficiente, creativa e sperimentale fondata sui principi della permacultura”. L’edificio si trova infatti lungo la nona tappa del Cammino di Assisi (Tratta San Sepolcro-Città di Castello) e del Cammino di Santa Veronica, in località Santa Croce, mete di grande afflusso degli amanti del trekking, dei cammini spirituali e dell’ecoturismo”.

Il 27enne pensa in grande e vuole trasformare il casale in “un rifugio per i tanti viandanti che passano da queste parti percorrendo il sentiero del Cammino di Assisi”. Non solo: “Saremo anche sede di attività collaterali quali workshop, incontri di discipline olistiche e meditative, attività culinarie”.

Chi vorrebbe a lavorare con sè? “Sto cercando una figura giovane- spiega Camillo- che voglia condividere i tanti oneri che tutte queste attività richiedono, dai lavori in fattoria alla conduzione dell’agririfugio. Sono in cerca di qualcuno sintonizzato sulla mia frequenza, che ami la natura, le tradizioni genuine, la fatica e il raccolto. Qualcuno che abbia voglia di vivere in maniera sostenibile e autosufficiente”.

Il curriculum, per chi si sente “predisposto” e “interessato a candidarsi” va mandato a torredeifalchi@gmail.com. 

(L’immagine del casale di Camillo è tratta dall’articolo di Italia che cambia)

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