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Report del Consiglio grande e generale del 27 settembre (seduta pomeridiana)

Il “Progetto di legge “III variazione al Bilancio di Previsione dello Stato, variazioni al Bilancio di Previsione degli Enti del Settore Pubblico Allargato per l’esercizio finanziario 2019 e modifiche alla Legge 24 dicembre 2018 n.173” è approvato con 27 voti favorevoli, 4 contrari, 1 astenuto.

Pubblicato:30-09-2019 07:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:45
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I lavori del Consiglio Grande e Generale riprendono dal dibattito sul Comma 2 (“Progetto di legge “III variazione al Bilancio di Previsione dello Stato, variazioni al Bilancio di Previsione degli Enti del Settore Pubblico Allargato per l’esercizio finanziario 2019 e modifiche alla Legge 24 dicembre 2018 n.173”) con le ultime considerazioni da parte delle diverse forze politiche. Gian Matteo Zeppa (Rete) punta il dito sul taglio dei fondi delle Giunte di Castello: “Rispetto al bilancio dello scorso anno, si tolgono circa 70mila euro. Vorrei capire perché i tagli avvengono unicamente in certi enti. Bisogna capire se lo Stato di San Marino crede ancora che le Giunte di Castello debbano svolgere un ruolo di filtro. Se ci crediamo, non è logico andare a togliere degli stanziamenti alle Giunte, che non credo navighino nell’oro”. Roberto Giorgetti (Rf) ribatte alle accuse di aver voluto rallentare la variazione al bilancio con il rifiuto, in prima lettura, della procedura d’urgenza. “Sono da ringraziare i consiglieri che hanno usato questo tipo di prudenza, perché abbiamo portato all’attenzione dell’Aula un articolato più funzionale. Ci hanno accusato di voler bloccare la migrazione dei conti ex Banca Cis, ma alla fine non c’è stato nessun blocco, tutto procede regolarmente”.

Il Segretario di Stato alle Finanze Eva Guidi chiede una sospensione per fare il punto sugli emendamenti depositati. I lavori riprendono con l’analisi dell’articolato. Viene respinto l’emendamento di Rete con cui si chiedeva la revoca dell’articolo 1 (Corresponsione di contributi, donazioni e liberalità in favore di enti, associazioni e organismi di diritto sammarinese e di diritto internazionale). Approvato l’emendamento aggiuntivo articolo 1- bis (spinoff e startup) con il Segretario di Stato alle Finanze Eva Guidi che chiede di posticipare al 31 marzo 2020 la data per l’adozione del decreto.

Vengono poi illustrati due emendamenti aggiuntivi articolo 1-quater da parte dell’opposizione: un emendamento di Rete con cui si afferma il diritto al rimborso dei soggetti detentori di crediti legati alla società SMI Spa, proponendo in prima battuta la trasformazione dei risparmi in obbligazioni quinquennali in Carisp; e un emendamento del Pdcs relativo al fondo straordinario a tutela delle frodi finanziarie, prevedendo tutela anche a fronte di archiviazioni e prescrizioni. Eva Guidi, Sds Finanze, annuncia il raggiungimento di “un accordo sull’emendamento di Movimento Rete. Sono state fatte delle modifiche di quello che è il testo. Pur riconoscendo il diritto di quelli che sono i detentori di patrimoni immobiliari e altri strumenti finanziari della società SMI, è necessario procedere a fare alcuni controlli, facendo una armonizzazione con quello che è l’articolo legislativo che disciplina questa materia, che è molto delicata ed è inserita nel contesto della vigilanza bancaria. Si riconosce il diritto e si rimanda le modalità effettive con le quali fare l’operazione ad un articolo che tutta l’Aula si impegna a portare con la finanziaria 2020”. Matteo Ciacci (C10): “Si è trovato un accordo sulla base degli impegni presi come forze politiche. La storia di SMI: i risparmiatori che avevano dei conti di deposito, quindi risparmi, hanno trovato situazioni molto spiacevoli, a cui occorre rimettere mano”. Teodoro Lonfernini (Pdcs): “L’emendamento presentato da Rete e modificato entra nel merito delle questioni SMI spa, attraverso una procedura di equiparazione di trattamento relativamente alle circostanze di crisi bancarie. Siamo a favore per un criterio di giustizia. E’ altrettanto importante sia accolto anche l’emendamento del mio partito che, pur non entrando nello specifico, guarda a tutte le questioni di frode e carattere finanziario”. Stefano Palmieri (Repubblica Futura): “E’ da tanto tempo che i risparmiatori chiedono delle risposte celeri. La vicenda SMI e le truffe finanziarie saranno temi da affrontare nel tavolo istituzionale”. L’Aula approva all’unanimità, tra gli applausi, entrambi gli emendamenti.


Dopo l’approvazione degli articoli successivi, si arriva alla discussione dell’emendamento articolo 6 – bis sulla compartecipazione alla spesa nelle strutture residenziali e riabilitative, che aveva scatenato non poche polemiche durante la seduta mattutina. A fronte delle voci contrarie di varie forze politiche, Franco Santi, Ssd Sanità, annuncia il ritiro dell’emendamento. “Non si è capito il senso dell’emendamento presentato – precisa comunque Santi – La finalità non è quella che si è voluta intendere. Per questo abbiamo deciso di ritirare l’emendamento con l’impegno di discuterlo nella Finanziaria 2020”. L’Aula approva quindi l’emendamento aggiuntivo del comma 2 dell’articolo 10 legato a Banca Nazionale Sammarinese: “le attività finalizzate alla cessione delle quote di controllo della banca in risoluzione e/o dell’ente ponte costituito dal programma di risoluzione, possono essere avviate solo previo parere della Commissione Consiliare Permanente Finanze e Bilancio e deliberazione del Consiglio Grande e Generale a maggioranza qualificata dei due terzi dei presenti”. Approvato anche l’emendamento del Pdcs sull’assistenza non sanitaria. Via libera anche le variazioni del bilancio di previsione dell’AASS, dell’Università degli Studi, dell’Autorità per l’Aviazione civile e la navigazione marittima. Stefano Palmieri (Rf) dà lettura dell’emendamento articolo 17-bis, riguardante la tutela dei titolari di obbligazioni Asset, ponendo una serie di limitazioni al rimborso. L’emendamento è respinto. In chiusura si arriva all’approvazione del “Progetto di legge “III variazione al Bilancio di Previsione dello Stato, variazioni al Bilancio di Previsione degli Enti del Settore Pubblico Allargato per l’esercizio finanziario 2019 e modifiche alla Legge 24 dicembre 2018 n.173”.

La seduta del Consiglio Grande e Generale si chiude quindi con il Comma 3: “Ratifica Decreto Delegato 19/09/2019 n.143 – Emissione di Titoli del debito pubblico – Repubblica di San Marino, tasso fisso 2%, 29 novembre 2029”, approvato dall’Aula all’unanimità, e il saluto di commiato degli Eccellentissimi Reggenti Nicola Selva e Michele Muratori.

Di seguito un resoconto degli interventi

Gian Matteo Zeppa (Rete): Il fatto che sia la terza variazione dimostra che il Governo si è trovato in difficoltà su molti aspetti riguardanti il bilancio. Solamente alla fine si è virato verso quel percorso di condivisione che avrebbe evitato tante tensioni anche di tipo sociale, incluse le parole del Segretario Zafferani contro le associazioni sindacali. L’anima restauratrice di Repubblica Futura ha fatto venire meno la procedura d’urgenza. Ci sono una serie di emendamenti strani che non ci trovano d’accordo a una prima lettura. Partiamo dall’articolo 1: perché si deve andare costantemente in deroga alle leggi? L’articolo 4 riguarda la partecipazione alla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo. Ci è stato detto che la quota associativa è più di 1 milione di euro. Mi viene da sorridere, se penso che si avevano difficoltà a stanziare 200mila euro per la riunione Osce. Eppure si spende 1 milione per un organismo di cui non capiamo bene l’utilità per il Paese. Articolo 12: disposizione sui fondi alle Giunte di Castello. Ogni volta che c’è questo articolo, ci diciamo tutti: ci crediamo tutti alle Giunte di Castello oppure no? Rispetto al bilancio dello scorso anno, si tolgono circa 70mila euro. Vorrei capire la ratio del perché i tagli avvengono unicamente in certi enti. Bisogna capire se lo Stato di San Marino crede ancora che le Giunte di Castello debbano svolgere un ruolo di filtro. Se ci crediamo, non è logico andare a togliere degli stanziamenti alle Giunte, che non credo navighino nell’oro. E poi c’è l’articolo 17: trasferimenti a Poste spa. Oggi vediamo che c’è ancora uno sbilanciamento. Perché mettere la Numismatica e Filatelica, che è una risorsa per il nostro Paese, nel calderone delle Poste? Abbiamo portato degli emendamenti di eguaglianza sociale. C’è un emendamento su colore che erano impegnati all’interno della SMI. Doveroso da parte della politica ragionare su coloro che hanno avuto impieghi della finanzia, mettendo il patrimonio a disposizione di qualcosa che è sparito. Non si possono fare figli e figliastri. Sull’emendamento all’articolo 6, Santi dice che è una questione di uniformità. L’emendamento è scritto male: si parla di cedere tutte le pensioni all’ISS. Poi c’è l’articolo 10-octies: vista la dichiarazione di decadenza del decreto sull’acquisto dei fabbricati, sono fatti salvi gli effetti prodotti. Io voglio i dati. Voglio sapere oggi quante pratiche ci sono state.

Roberto Giorgetti (Repubblica Futura): Al tavolo sulla risoluzione di Banca Cis è emerso che nell’ambito di quel percorso occorreva mettere al riparo i fondi pensione. Il secondo assestamento, che secondo qualcuno indicherebbe l’incapacità del Governo di coordinarsi, è frutto delle decisioni prese a quel tavolo con accordo e comunità di intenti per porre delle soluzioni al tema dei fondi pensione. Di fatto quest’anno gli assestamenti che rientrano nella normale dinamica finanziaria sono due, come negli ultimi 15 anni, dunque l’argomento è inconsistente. Certo che decidere una procedura d’urgenza, autoescludendosi la possibilità di valutare delle cose, non è una scelta di buon senso. Stessa cosa accaduta con la legge elettorale. I colleghi consiglieri avranno visto l’emendamento all’articolo 8, non partorito dalla Segreteria alle Finanze. Dal punto di vista tecnico, è più dettagliato rispetto alla versione precedente. Quindi credo siano da ringraziare i consiglieri che hanno usato questo tipo di prudenza, perché abbiamo portato all’attenzione dell’Aula un articolato più funzionale. Ci hanno accusato di voler bloccare la migrazione dei conti ex Banca Cis, ma alla fine non c’è stato nessun blocco, tutto procede regolarmente. Per quanto riguarda l’intervento attraverso decreti: credo che sarebbe da limitare il più possibile questa pratica normativa, ma vi sono alcune occasioni in cui sarebbe quasi preferibile. Prendiamo, ad esempio, l’articolo 7 dell’assestamento sulla normativa antiriciclaggio, che viene aggiornata costantemente. Inoltre con questo assestamento si è ridotto il disavanzo rispetto all’anno precedente: non un risultato da poco. Uno degli elementi fondamentali per uscire dalla dinamica del debito pubblico sarà mettere in campo una soluzione per il sistema bancario – finanziario, a cominciare dal problema dei problemi: gli Npl.

Segretario di Stato alle Finanze Eva Guidi (replica): Al di là dell’assestamento legato alla risoluzione di Banca Cis, si sono posti in essere due assestamenti. Questo è il terzo e dà la possibilità di aggiornare ulteriormente i dati di bilancio. Riteniamo che non sia un elemento di anomalia. Con l’assestamento uno avevamo subito recepito il risparmio di spesa portato avanti con la spending review, aggiornando immediatamente la situazione del bilancio 2019. Nell’ordine del giorno votato dall’Aula si parla della necessità di avviare un lavoro su un bilancio di tipo tecnico, a cui il tavolo tecnico dovrà aggiungere le principali priorità. Altre domande che sono state fatte riguardano gli investimenti dell’Azienda dei Servizi: ci sono interventi per la rete di comunicazione ma anche interventi come l’apertura di un cantiere urgente nella seconda torre e lavori di pavimentazione urgenti in centro storico e nel giardino dei liburni, la manutenzione del muro dell’arena a Fiorentino.

Matteo Ciacci (Civico 10 – replica): Vorrei rispondere al consigliere Zeppa sull’iniziativa dell’Osce. Il consigliere Zeppa sa bene che quell’iniziativa è stata non solo avallata, ma insieme si sono fatte alcune valutazioni precise rispetto alla gestione dei costi. Quell’iniziativa, che ricordo è stata portata avanti per fare in modo che San Marino sia un interlocutore nella lotta alle fake news, avvalora il ruolo della Repubblica in campo internazionale. So bene che Zeppa la pensa come me. Queste sono risorse investite e non spese.

Gian Matteo Zeppa (Rete – replica): Anche noi abbiamo dato parere favorevole all’iniziativa dell’Osce, volevamo solo far emergere una discrepanza sui costi rispetto ad altre iniziative.

Il Segretario di Stato alle Finanze Eva Guidi chiede una sospensione per fare il punto sugli emendamenti depositati. I lavori riprendono con l’analisi dell’articolato.

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