NEWS:

La ‘minaccia’ di Di Maio: “I sindacati si autoriformino, o lo faremo noi”

Dal Festival del lavoro di Torino il leader 5 stelle lancia un messaggio ai sindacati

Pubblicato:30-09-2017 12:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:44

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

TORINO – “Se il mondo del lavoro cambia devono cambiare anche i sindacati. Con noi al governo o i sindacati si autoriformano o dovremmo fare noi una riforma perché anche lì dovremmo guardare al futuro”. Lo dice il vicepresidente della Camera e candidato premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, intervenendo al Festival del Lavoro promosso dai consulenti del lavoro a Torino.

“Atrimenti- avverte- si rischia di difendere posizioni di rendita e non i diritti dei lavoratori che sono un’altra cosa e vanno tutelati al massimo”. Per Di Maio “dobbiamo dare più possibilità ad aggregazioni di giovani di contare. Un sindacalista a vita che prenderà la pensione d’oro e prende finanziamenti da tutte le parti ha ben poca credibilità per rappresentare un giovane di 30 anni”.

di Marta Tartarini, giornalista professionista



Contro di lui una pioggia di critiche, a partire dalla leader della Cgil:

 Susanna Camusso: “Di Maio arrogante e ignorante. Usa linguaggio autoritario e non sa cosa dice”

POLETTI: DI MAIO? RISPETTARE AUTONOMIA SINDACATI

“Tutte le organizzazioni di rappresentanza si devono sempre interrogare sulla loro efficacia ed efficienza, sulla piena corrispondenza alle esigenze e alle aspettative dei cittadini che rappresentano. I sindacati ne sono consapevoli e ne rispondono nella loro autonomia e responsabilità che va rispettata”. Così il ministro del lavoro Giuliano Poletti commenta, a margine del G7 Lavoro a Venaria Reale, le parole del candidato premier del MoVimento 5 Stelle Luigi Di Maio sui sindacati.

CARBONE (PD): LAVORO STA A DI MAIO COME PINOCHET A VENEZUELA

“Il lavoro sta a Di Maio come Pinochet al Venezuela #DiMaioinpeggiO”. Così Ernesto Carbone, deputato del Pd, in un commento su Twitter.

LATTANZI (PD): DI MAIO CONFUSO, ESALTA NOSTRI PROVVEDIMENTI

“Di Maio pensa che prendere i numeri di qualche ricerca, aggiungere il termine smart nation e shakerare il tutto offra una risposta alle questioni del lavoro. Dice di tutto un po’, solo che lo fa male dimostrando di avere una grande confusione in testa. Intanto, parla di lavoro autonomo dimenticando che i 5 Stelle non hanno votato i provvedimenti a sostegno. Poi, nella sua grande confusione, non si accorge che sta esaltando le caratteristiche di interventi quali il Jobs act e industria 4.0, con buona pace dell’inutile e illusionistico reddito di cittadinanza. Noi abbiamo accettato la sfida per modernizzare il lavoro e abbiamo visto nascere, grazie anche al Jobs act, quasi 1mln di posti lavoro e istituito il Rei per dare un sostegno attivo a chi è in difficoltà. Una sfida che continuiamo a portare avanti mentre i 5 Stelle, a partire da Di Maio, vivono nella confusione più totale visto che parlano di modernità ma hanno come unico cavallo di battaglia una misura che è assistenzialismo puro”. Lo dice Giovanni Lattanzi, responsabile welfare del Pd.

GASPARRI: NULLITÀ DI MAIO CHE PARLA DI SINDACATI IL COLMO

“I sindacati hanno mille difetti. Ma che di lavoro e sindacati parli uno come Di Maio, che non ha mai conosciuto un lavoro in vita sua, è veramente il colmo. Questa nullità assoluta, che non governerà mai l’Italia e nemmeno il condominio dove abita, dovrebbe tacere su questo e ogni altro argomento. I grillini sono l’Italia peggiore. Saranno cancellati dalla storia per la loro inconsistenza, la loro incapacità e la disonestà che molti loro amministratori stanno dimostrando”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri (FI).

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it