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Lista Rds in solitaria: obiettivo minimo 700 voti

Casali: Sfida temeraria, vogliamo più democrazia diretta

Pubblicato:30-09-2016 16:54
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:07

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rinascita_sm2SAN MARINO – Sara’ una salita in solitaria per “Rinascita democratica sammarinese”, lista in cui e’ confluito Nuova San Marino, il movimento di Augusto ed Erik Casali. Dalla casa del Castello di Domagnano, i rappresentanti di Rds incontrano oggi la stampa per confermare, come annunciato le scorse settimane, che si presenteranno alle elezioni con una propria lista, senza apparentamenti nelle tre coalizioni ormai scese in campo e neppure con la “lista delle persone libere”.
“La nostra e’ una sfida temeraria”, sottolinea consapevole Augusto Casali, spiegando l’obiettivo primario della lista, quello di “aprire, scavalcando i rituali dell’attuale sistema, un doveroso dialogo diretto con i cittadini”. E ancora piu’ chiaramente: “Vogliamo- chiosa- che ci sia piu’ democrazia diretta”.
Casali motiva quindi perche’ Rinascita Democratica ha preferito non stringere alleanze: “Le coalizioni cosi’ composte- spiega- possono offrire ben poco per cambiare l’attuale situazione, sono fatte per giochi di potere, di loro programmi non se ne parla ancora, saranno generici, il giorno dopo le elezioni inizieranno i litigi su come raggiungere gli obiettivi”.
Quindi ne ha per ciascuna delle tre coalizioni in gara: “Prima di tutto San Marino riunice la Dc con gli stessi partiti di prima al governo, senza Pa e con Ps che ha sempre rinunciato al suo ruolo di opposizione”. Dall’altra parte c’e’ Adesso.sm, “coalizione di matrice comunista con Ap che, piu’ di altri e’ stato al governo, che cosa puo’ cambiare?”.

In conclusione, “non ci siamo voluti impegnare con nessuna delle due- prosegue- perche’ andranno inevitabilmente incontro ad un altro fallimento”. L’ultima, “Democrazia in movimento” per Casali “piu’ che una coalizione e’ Rete con l’innesto di Pedini e Lazzari, fondata su protesta e autoreferenzialita’”. La proposta di Rds, sottolinea, “va oltre la protesta- assicura Casali- vogliamo i cittadini protagonisti”. Il primo capitolo del programma della lista, la parte piu’ importante per il leader di Rds, e’ infatti dedicato al potenziamento degli strumenti della democrazia diretta. A Casali e soci servono almeno 700 voti per superare lo sbarramento ed avere un proprio rappresentante in Consiglio: “Per noi e’ importante esserci- spiega-per difendere da li’ dentro le nostre battaglie”.
Dal giorno dopo le elezioni, infatti, e’ possibile dare impulso alla democrazia diretta. Rds anticipa quindi la volonta’ di presentare un progetto di legge per istituire, ogni 25 marzo, una giornata per svolgere i referendum. Infine, Casali si lascia andare a una battuta sul movimento che raccoglie alcuni dei cittadini residenti all’estero, confluito nella lista “Sammarinesi”. “Fa sorridere- manda a dire- che si sia messo con tutti i partiti che erano contro di loro, contro il referendum sulla preferenza unica”. Infine, Erik Casali prende la parola per evidenziare dove sta chi crede nel referendum: “Chi ha governato ne ha paura- sostiene- non e’ un caso che in questa lista sono presenti i due rappresentanti legali di 2 referendum contrastati dalla vecchia classe politica”.


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