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Villa Maraini, 40 anni di attività in aiuto dei tossicodipendenti

Il 30 settembre 2016 celebra 40 anni di attivita'

Pubblicato:30-09-2016 10:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:07

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don ciottiROMA – Villa Maraini, la piu’ importante struttura terapeutica per tossicodipendenti d’Italia, venerdi’ 30 settembre 2016 celebra 40 anni di attivita’ al servizio e a favore dei tossicodipendenti e delle loro famiglie, con un incontro nella sede di via Ramazzini 31, a Roma, che iniziera’ alle ore 18 a cui interverra’ anche Don Luigi Ciotti. Nata nel 1976 per far fronte al dilagare delle droghe negli anni ’70, dall’intuizione di Massimo Barra, un volontario della Croce Rossa Italiana, diventatone poi Presidente Nazionale fino al 2008, ha dato accoglienza e cure a piu’ di 40.000 tossicomani e persone con problemi di dipendenza senza mai fermarsi, adattando e diversificando i servizi offerti per meglio corrispondere alle molteplici esigenze che il difficile e complesso mondo della droga faceva emergere. Un’ azione umanitaria vigorosa e determinata, che ha consentito di accogliere tutti, senza discriminazione alcuna, ogni giorno dell’anno per tutte le 24 ore della giornata.

“Non abbiamo solo atteso i tossicomani nella nostra sede, ma siamo andati ad incontrarli nelle periferie e piazze della metropoli. La nostra e’ una continua missione umanitaria che non ha sosta”, dichiara Gabriele Mori, Presidente della Fondazione Villa Maraini. “Forse davamo i numeri, quando nel 1976 ipotizzammo di fare qualcosa in favore dei tossicomani in un contesto come quello della C.R.I. che all’epoca non aveva nessuna sensibilita’ in merito. La stigmatizzazione e la discriminazione dei drogati era forte nella societa’, cosi’ come lo e’ oggi. E cio’ ha reso difficile il nostro lavoro, specie sul versante della sostenibilita’ del progetto. Ma la grande soddisfazione a 40 anni di distanza, dopo tante avversita’ burocratiche e politiche, e’ che i numeri delle persone assistite e delle vite salvate ci hanno dato ragione”, afferma il fondatore di Villa Maraini, Massimo Barra.

“Accogliere e curare indiscriminatamente 40.000 persone significa arrivare dove altri non sono voluti arrivare. Mantenere l’essere umano e la sua salute al centro della nostra attenzione e’ un dovere inderogabile. Oggi la Croce Rossa e Villa Maraini devono avere lo stesso coraggio di intercettare nuovi bisogni e nuovi tossicomani, combattendo in Italia e nel mondo qualsiasi pregiudizio morale che limiti l’accesso all’assistenza. L’inclusione, l’accoglienza, la terapia e l’advocacy umanitaria sono infatti le fondamenta per ridurre i danni da abuso di sostanze per non lasciar morire nessuno di droga.


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Se nel 2016 non accettiamo che si possa morire di diabete, non possiamo accettare che si possa morire di droga”, sottolinea il Segretario Generale della Croce Rossa Italiana, Flavio Ronzi.”Ripercorreremo 40 anni di storia in compagnia di chi ha lavorato con noi e ha trovato cura e accoglienza tra noi. Oggi piu’ che mai e’ importante poter raccontare quella parte d’Italia che dedica tutte le sue energie all’aiuto dell’altro mettendo al centro il valore dell’umanita’. Oggi vogliamo poter affermare con rinnovata convinzione l’efficacia dell’approccio umanitario alle tossicodipendenze, per questo per noi della Cri il rapporto con Villa Maraini rimane strategico e significativo”, conclude Debora Diodati, Presidente della Croce Rossa di Roma.

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