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Migranti, Croce Rossa lancia l’allarme: Fa freddo, tendopoli a Tiburtina non regge”

"In assenza di soluzioni alternative urgenti potrebbe crearsi una nuova situazione d'emergenza"

Pubblicato:30-09-2015 11:29
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:35

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ROMA – Allarme della Croce Rossa per la tendopoli della stazione Tiburtina che ospita i migranti transitanti su Roma: “Non può reggere l’arrivo dell’autunno e dell’inverno. Questa soluzione individuata come temporanea dura ormai dal 13 giugno e non può essere considerata una soluzione per i mesi a venire a causa del mutare del clima, la notte le temperature stanno scendendo molto”, dice Flavio Ronzi, presidente di Croce Rossa di Roma.

Croce_Rossa_tendopoli_Tiburtina

“Abbiamo comunicato che dobbiamo avviare la chiusura, ma serve trovare una soluzione visto che i flussi di arrivo dei migranti non scendono- ha aggiunto Ronzi- In questi giorni abbiamo registrato anche oltre 200 presenze giornaliere. Si tratta di persone provenienti da vari Paesi, in particolare dall’Eritrea, che hanno bisogno di tutto, dai vestiti al cibo a un posto dove dormire e restare per qualche giorno. Tra loro anche donne e alcuni bambini oltre ai minori non accompagnati. Quella della tendopoli dev’essere considerata, come era chiaro dall’inizio, una soluzione temporanea. In assenza di soluzioni alternative urgenti potrebbe crearsi una nuova situazione d’emergenza. Sappiamo che il Comune di Roma e in particolare l’Assessore Danese stanno cercando soluzioni alternative ma ad oggi non si ha certezza di averle trovate e di questo siamo seriamente preoccupati. Per questo facciamo appello al Sindaco Ignazio Marino affinché nelle prossime ore si trovi una soluzione e si individui una struttura capace di ospitare e dare accoglienza temporanea. In questi mesi abbiamo garantito pasti, assistenza sanitaria, vestiti, accoglienza e probabilmente sottratto ai trafficanti di vite e di viaggi molte persone. Un risultato che è stato possibile grazie al contributo di tanti, tra cui molti cittadini romani, associazioni di volontariato, i volontari di Croce Rossa Italiana e lo stesso Comune di Roma. Ora, per continuare in quest’azione umanitaria e di sicurezza c’è bisogno di prendere decisioni e trovare soluzioni che individuino uno spazio adatto per l’inverno”.


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