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ROMA – “Oggi non c’è un problema di quantità, anche grazie all’ottimo lavoro fatto dal ministro Cingolani sugli stoccaggi. Il problema vero è il prezzo e mi dispiace che la commissione, e l’Europa non nel suo complesso, non abbia dato le risposte che da tempo chiedevamo come Paese e come forza politica. Oggi è necessario intervenire anche a livello europeo ma non possiamo non farlo a livello nazionale, però ci accorgiamo troppo tardi del problema che c’è. La crisi energetica oggi comincia a dare i suoi effetti negativi anche in Paesi come la Germania che quindi diventano disponibili a ragionare sul price cap al gas ma bisognava accorgersene molto prima perché oggi è già troppo tardi“. Lo dice Stefano Patuanelli, ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, ospite di 24 Mattino su Radio 24. Il 9 settembre intanto è stata fissata la riunione straordinaria del Consiglio Ue dei ministri dell’Energia.
Ieri la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, nel suo intervento alla discussione di apertura del Bled Strategic Summit in Slovenia, ha dichiarato: “I prezzi dell’energia saliti alle stelle stanno mostrando i limiti del nostro attuale mercato elettrico sviluppato in passato sulla base di altre circostanze, per questo lavoreremo a un intervento d’emergenza e a una riforma strutturale del mercato elettrico“.
“Abbiamo bisogno di un nuovo mercato più equilibrato, e di attivarci sul mercato delle materie prime strategiche”, ha continuato il capo dell’esecutivo europeo. “La domanda di litio crescerà del 40% all’anno fino al 2025, ma la Cina domina il mercato: dobbiamo lavorare sulla nostra indipendenza, non dobbiamo rimpiazzare le vecchie dipendenze con le nuove, e dobbiamo diversificare le forniture costruendo legami con partner affidabili”, ha rimarcato von der Leyen.
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