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Lavoro, dopo 5 mesi torna a calare l’occupazione

A luglio l’occupazione registra un lieve calo rispetto al mese precedente: dopo quattro mesi di crescita, si registra una diminuzione dei dipendenti

Pubblicato:30-08-2019 09:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:39
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ROMA – Dopo cinque mesi consecutivi di crescita, a luglio l’occupazione è in lieve calo nel confronto mensile. In particolare, diminuiscono, dopo quattro mesi di crescita, i lavoratori dipendenti sia permanenti sia a termine, mentre aumentano gli indipendenti. Nell’ultimo mese si stima un aumento dei disoccupati e una flessione degli inattivi. Nel confronto trimestrale e tendenziale permangono la crescita dell’occupazione e il calo della disoccupazione già osservati nei mesi precedenti. E’ quanto si legge nel rapporto Istat di luglio 2019 sui dati dell’occupazione in Italia.

Dopo la crescita registrata nei primi mesi dell’anno, a luglio 2019 la stima degli occupati risulta in lieve calo rispetto al mese precedente; il tasso di occupazione passa al 59,1% (-0,1 punti percentuali). Come spiega l’Istat, l’occupazione risulta in leggera flessione per entrambe le componenti di genere: cala tra i 35-49enni (-45mila) mentre aumenta nelle altre classi d’età. Dopo quattro mesi di crescita, si registra una diminuzione dei dipendenti, sia permanenti sia a termine (-46mila nel complesso) tornano invece a crescere gli indipendenti (+29mila) dopo il calo registrato a giugno. Le persone in cerca di occupazione sono in aumento (+1,1%, pari a +28mila unità nell’ultimo mese). La crescita riguarda entrambe le componenti di genere ed è distribuita in tutte le classi d’età ad eccezione dei 25-34enni. Il tasso di disoccupazione sale al 9,9% (+0,1 punti percentuali). La stima complessiva degli inattivi tra i 15 e i 64 anni a luglio è in calo (-0,2%, pari a -28mila unità) per entrambe le componenti di genere. Il tasso di inattività è invariato al 34,2%. 

Nel trimestre maggio-luglio 2019 l’occupazione è in crescita consistente rispetto ai tre mesi precedenti (+0,4%, pari a +101mila unità), di maggiore intensità per gli uomini. Nello stesso periodo aumentano sia i dipendenti permanenti (+0,6%, +84mila) sia quelli a termine (+0,6%, +18mila) mentre risultano invariati gli indipendenti; per età si registrano segnali positivi tra i 15-24enni e gli ultracinquantenni, negativi tra i 35- 49enni e di sostanziale stabilità tra i 25-34enni. All’aumento degli occupati si associa, nel trimestre, il calo delle persone in cerca di occupazione (-3,4%, pari a -91mila) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,2%, -24mila).


Anche su base annua l’occupazione risulta in crescita (+0,8%, pari a +193mila unità). L’espansione riguarda sia donne sia uomini e tutte le classi d’età fatta eccezione per i 35-49enni. Al netto della componente demografica la variazione è positiva per tutte le classi di età. La crescita nell’anno è trainata dai dipendenti (+200mila nel complesso) mentre sono in lieve calo gli indipendenti (-7mila). Nell’arco dei dodici mesi, la crescita degli occupati si accompagna a un calo dei disoccupati (-4,5%, pari a -121mila unità) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,2%, pari a -163mila).

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