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Vaccini, si rischia il caos nelle segreterie delle scuole. A Bologna l’appello della Cgil

Con l'obbligo vaccinale il carico di lavoro sulle segreterie delle scuole è aumentato e le carenze di personale si fanno sentire

Pubblicato:30-08-2017 13:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:38

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BOLOGNA – Con l’obbligo vaccinale il carico di lavoro sulle segreterie delle scuole è aumentato. Ma a Bologna è stato “tagliato il 40% delle richieste” aggiuntive di personale amministrativo arrivate dai dirigenti scolastici. Il risultato è che l’organico delle segreterie delle scuole bolognesi è stato ridotto di quattro unità. “Non è nemmeno pensabile una cosa del genere”, tuona Susi Bagni, segretario generale della Flc-Cgil a Bologna, che ha chiesto un incontro urgente al provveditorato. Il sindacato è pronto anche a proclamare la mobilitazione del personale Ata, se non arriveranno risposte positive. “Questa situazione va risolta- afferma Bagni, parlando alla Dire- con l’obbligo vaccinale il carico di lavoro delle segreterie è aumentato. E se ci sono persone in meno, ci sono problemi in più per tutto l’istituto, che non può lavorare correttamente”. Le segreterie delle scuole, insiste la sindacalista, “sono già in grandissima difficoltà, perchè la legge di stabilità prevede che il personale amministrativo non possa essere sostituito in caso di assenza”. La riduzione dell’organico, insieme all’introduzione dell’obbligo vaccinale, dunque, non fa che aggravare la situazione.

Senza contare le “difficoltà continue nell’uso di sistemi informatici centralizzati che rallentano e spezzano continuamente il flusso del lavoro- lamenta la Cgil- con le graduatorie di istituto delle fasce Ata che andranno gestite nei prossimi mesi”. La Flc-Cgil, in una nota, valuta dunque “incomprensibile e ingiustificato il comportamento dell’Ufficio scolastico di Bologna, che non ha rappresentato adeguatamente le richieste di posti aggiuntivi avanzate dai dirigenti scolastici degli istituti bolognesi, considerata la dichiarata intenzione espressa dall’amministrazione scolastica regionale di dare risposta attraverso l’organico di fatto alla esigenze di regolare funzionamento dei servizi scolastici non soddisfatte dall’organico di diritto, nel rispetto delle norme contrattuali sull’orario di lavoro e a fronte di situazioni di particolare complessità amministrativa”.

Il sindacato giudica “insufficiente questa esigua autorizzazione di posti Ata, in modo particolare la diminuzione dei posti di assistente amministrativo”. Per questo, è stata chiesta subito la convocazione di un tavolo di confronto urgente col provveditorato. “Se non ci saranno risposte positive- avverte il sindacato- percorreremo ogni strada per addivenire a una soluzione, sino alla proclamazione della mobilitazione del personale Ata”. A Bologna il personale Ata ha visto nel complesso un aumento di 18 posti in organico di fatto: 18 in più per il profilo di collaboratore scolastico, tre in più per assistente tecnico, uno in più per aziende agrarie, a cui vanno però sottratti quattro assistenti amministrativi. A livello nazionale, la Flc-Cgil ha lanciato una campagna indirizzata al ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, contro la carenza di organico degli Ata, che a Bologna e provincia ha raccolto oltre 2.000 firme. “Ma sembra che questa richiesta sia stata ignorata”, protesta la Cgil.


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