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UDINE – Imaging dentale: soluzioni di ultimissima generazione a disposizione degli odontoiatri per interventi chirurgici e di cura sempre più personalizzati, appropriati e precisi, in virtù di immagini ad altissima risoluzione, anche in 3D, per una perfetta pianificazione d’intervento. È la nuova frontiera su cui ha investito Friuli Coram, la società friulana che da oltre 50 anni è un presidio riconosciuto di sanità privata e convenzionata con il Sistema Sanitario Regionale del Friuli Venezia Giulia, caratterizzata da servizi costantemente innovativi, ad alto tasso di professionalità ed efficienza. Caratteristiche distintive che stanno alla base dei solidi rapporti di fiducia costruiti con operatori sanitari e sistema della salute.
Rispondono appieno a questa filosofia societaria gli investimenti che hanno reso operativi nel cuore di Udine due servizi in ambito odontoiatrico: la risonanza magnetica dinamica, supportata da un device completamente ‘made in Coram’, e la TC Cone Beam, ovvero la nuovissima tomografia computerizzata che consente di ottenere con una dose radiante decisamente inferiore alla TC tradizionale studi sia settoriali sia estesi alle intere arcate dentarie. In virtù delle radiazioni ridotte, apre l’applicabilità di questa tipologia di esami anche all’età pediatrica.
Entra nello specifico della tecnologia e degli esami possibili a supporto di un’odontoiatria sempre più innovativa, personalizzata e appropriata Gianluca Rampino Cordaro, responsabile dell’Unità operativa di Diagnostica per immagini del gruppo Coram: “La risonanza magnetica dinamica è fondamentale nello studio dell’articolazione temporo-mandibolare ed è piuttosto complessa, proprio per la dinamicità che l’esame richiede- spiega Rampino Cordaro- Noi siamo riusciti a sviluppare al nostro interno un device che, unito all’apparecchiatura RM, rende possibile produrre un filmato in cui si dispiega il movimento della mandibola del paziente”.
È un esame “sempre più richiesto e apprezzato dagli studi dentistici, per le informazioni che consente essendo anche biologicamente innocuo” prosegue il medico, che evidenzia come questa tipologia di esame fosse fino ad ora disponibile solo negli ospedali. Altrettanto innovative e performanti le ‘indagini’ che la TC Cone Beam consente, in sigla CBCT, e che rappresenta un deciso salto di qualità rispetto al solo esame OPT svolto con l’ortopantomografo.
“La novità rispetto all’utilizzo di una tradizionale TC con cui eseguire l’indagine dentalscan, sta nel fatto che la TC Cone Beam consente di acquisire in pochi secondi le immagini utilizzando un fascio conico di radiazioni anziché un fascio a ventaglio– spiega ancora Rampino Cordaro- Ciò permette di erogare una dose inferiore di radiazioni ionizzanti, così da adottare questa tecnica di imaging anche in età pediatrica, per esempio per uno studio accurato prima di un intervento sui denti del giudizio. Altrettanto importante è la sua applicazione per la pianificazione di interventi su un numero sempre più crescente di pazienti anziani”. La Cone Beam fornisce immagini con una risoluzione fino a 0,3 mm, e successivamente ricostruibili su tutti i piani dello spazio. “La risonanza magnetica dinamica e la TC Cone Beam dell’unità operativa di diagnostica per immagini offrono agli studi dentistici le immagini più all’avanguardia, rispondendo a ogni specifico quesito diagnostico richiesto. Un ulteriore step nel rapporto di stretta collaborazione sempre più necessario tra dentista e radiologo per interventi sicuri, precisi, appropriati e a basso impatto”, conclude Rampino Cordaro.
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