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Giovanni Molari è il nuovo rettore dell’Università di Bologna

Il direttore del dipartimento di Agraria ha sconfitto al ballottaggio la giurista Giusella Finocchiaro, presidente della Fondazione del Monte

Pubblicato:30-06-2021 17:35
Ultimo aggiornamento:30-06-2021 18:51

Giovanni Molari nuovo rettore dell'Università di Bologna
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BOLOGNA – È Giovanni Molari il nuovo rettore dell’Alma Mater di Bologna. Il direttore del dipartimento di Agraria ha sconfitto al ballottaggio la sua avversaria, la giurista Giusella Finocchiaro, presidente della Fondazione del Monte. Sfuma così per l’Università di Bologna, almeno per questa tornata elettorale, la possibilità di avere la prima rettrice donna della sua storia.

Classe 1973, Molari è professore ordinario in Meccanica agraria all’Università di Bologna dal 2016. Ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria dei materiali all’Università di Modena e Reggio Emilia, l’abilitazione alla professione di Ingegnere e la laurea in Ingegneria meccanica all’Università di Bologna. Nella sua attività di ricerca si è occupato di studiare soprattutto i problemi connessi al progetto e alla verifica dell’affidabilità di trattrici agricole, alle macchine per la zootecnia e all’uso di biomasse per produrre energia. Dal 2015 al 2018 è stato vicedirettore del dipartimento di scienze e tecnologie agro-alimentari e nel 2018, dopo la costituzione di un unico dipartimento di agraria, è stato eletto direttore per il triennio 2018-2021 e poi riconfermato nel ruolo per il triennio 2021-2024. Dal 2018 è membro del Senato accademico e componente della commissione risorse umane.

MOLARI: “ORA TENIAMO UNITO L’ATENEO DI BOLOGNA”

Sono emozionato, ringrazio tutti. È un momento particolarmente bello per il nostro Ateneo”. Queste le prime parole a caldo di Giovanni Molari, nuovo rettore eletto dell’Alma Mater di Bologna.


Siamo una grande comunità– aggiunge Molari, che commenta il risultato subito dopo la proclamazione in Rettorato, nella sala VIII centenario- e l’obiettivo di tutti deve essere tenerlo unito, come abbiamo fatto in questi anni. Sono stati mesi molto belli, di confronto e dialogo. E il confronto e il dialogo continueranno anche nei prossimi anni, per affrontare le sfide che abbiamo davanti”.

FINOCCHIARO: “È STATA UNA BATTAGLIA GIUSTA, IN CUI CREDEVO”

“Sono pienamente soddisfatta della competizione che ho sostenuto. È stata una battaglia in cui credevo, una battaglia giusta, e sono contenta di averla combattuta per il nostro Ateneo, per una Università più aperta, più autorevole e più forte”. Così Giusella Finocchiaro commenta la sconfitta nella corsa al Rettorato dell’Alma Mater di Bologna. Al ballottaggio, che si è concluso oggi, ha vinto infatti il direttore del dipartimento di Agraria, Giovanni Molari.

“Faccio i miei auguri al rettore eletto- dice Finocchiaro, lasciando Palazzo Poggi al termine dello scrutinio- e ovviamente rimango a disposizione della mia comunità e dell’Istituzione che amo, alla quale ho dedicato tutti questi mesi”. L’amarezza per la sconfitta c’è e la si percepisce nella voce a tratti incrinata. “Ho combattuto una battaglia in maniera leale e aperta– rivendica Finocchiaro- basandomi sui programmi e cercando di ritrovare le radici della storia e un percorso di rinnovamento. Ho combattuto con profondo spirito di servizio, mettendomi al servizio dell’Università, in cui credo, pronta a restituire i miei talenti e a lasciare da parte tutti i miei numerosi incarichi professionali e istituzionali per l’Alma Mater. E sono contenta di averlo fatto”. Infine, conclude Finocchiaro, “sono grata a tutte le persone che ho incontrato. Esco da questa esperienza molto più arricchita dal punto di vista umano e più forte. È stata un’esperienza molto bella”.

MOLARI ELETTO CON UNO SCARTO DI 550 VOTI

Ha vinto con uno scarto di 550 voti Giovanni Molari, il nuovo rettore dell’Alma Mater di Bologna, che al ballottaggio ha sconfitto Giusella Finocchiaro. Di fatto un sorpasso rispetto al primo turno, quando la giurista ha chiuso con 788 voti a favore mentre il direttore del dipartimento di agraria si era fermato a 740 preferenze. Poi, nell’ultima settimana, a favore di Molari sono arrivati gli endorsement da parte degli altri tre sfidanti rimasti fuori dal ballottaggio: Maurizio Sobrero, Giuliana Benvenuti e Pier Paolo Gatta. In tutto, i tre portavano un ‘tesoretto‘ complessivo di circa 1.680 voti che però non sono traslati in maniera compatta su Molari. Il nuovo rettore infatti è stato eletto alla fine con 1.825 voti, contro i 1.274 di Finocchiaro (sono state 101 le schede bianche).

In crescita l’affluenza: questa volta hanno votato 5.013 elettori (l’89,6%) contro i 4.568 del ballottaggio di sei anni fa. Andando a guardare i voti per categorie, Molari ha ottenuto la maggioranza delle preferenze sia tra gli studenti, sia tra il personale tecnico-amministrativo, sia tra docenti e ricercatori. Per quanto riguarda l’elettorato studentesco (peso 0,39), al nuovo rettore eletto sono andati 84,63 voti ponderati, mentre a Finocchiaro 13,26. Minore il distacco guardando le preferenze del personale TA (peso 0,19): a Molari sono andati 178,38 voti ponderati, alla giurista 169,38. Netta invece la differenza nel corpo docente (dove una testa vale un voto): Molari ha ottenuto 1.562 voti contro i 1.092 di Finocchiaro.

Al primo turno, invece, chi aveva ottenuto la gran parte delle preferenze del personale tecnico-amministrativo era stata Benvenuti, che con 145,26 voti ponderati aveva doppiato Sobrero, giunto secondo in questa categoria con 75,42 voti. Più distanti gli altri candidati: Finocchiaro 65,34; Gatta 47,34; Molari 47,16. Tra i docenti e i ricercatori, invece, al primo turno la maggioranza relativa era andata a Finocchiaro con 718 voti, a cui seguivano Molari (672 voti), Sobrero (614), Benvenuti (452) e Gatta (274). Tra gli studenti, infine, il più apprezzato al primo turno era stato proprio Gatta con 38,22 voti ponderati, seguito da Benvenuti (22,23), Molari (21,45), Sobrero (10,7) e Finocchiaro (5,7 voti ponderati).

A caldo, il nuovo rettore ha inviato anche una lettera di ringraziamento a tutta la comunità dell’Alma Mater. “Vi scrivo con riconoscenza, emozione, piena consapevolezza della grande responsabilità che mi avete affidato e del grande lavoro che ci attende- scrive Molari- lo affronteremo tutti insieme, forti delle nostre capacità e orgogliosi di lavorare per il bene comune. Sono profondamente grato a chi mi ha accordato la sua fiducia: prometto che farò tutto ciò che mi è possibile per esserne all’altezza, ogni giorno, per i prossimi sei anni. Non sono meno grato a chi, scegliendo diversamente, ha garantito un ampio confronto fra idee diverse: questo dibattito è quanto ci si attende da una grande comunità democratica, nella quale le scelte si compiono con libertà e autonomia”.

Molari ribadisce la sua “ferma convinzione che ora tutta la nostra comunità debba essere coinvolta con unanimità di valori e di intenti. Le idee diverse continueranno ad arricchirci e a guidarci nella complessa realtà sociale e culturale di cui siamo chiamati a essere interpreti e protagonisti. Sono grato naturalmente a Giuliana Benvenuti, Giusella Finocchiaro, Pier Paolo Gatta e Maurizio Sobrero, miei compagni in questa entusiasmante esperienza”. Il nuovo rettore vorrebbe anche continuare a incontrare le varie anime dell’Alma Mater, “per conoscere sempre meglio il nostro Ateneo, e per conoscere voi personalmente, perché voglio guidare un Ateneo fatto di persone che dialogano e progettano insieme. Avvierò anche i primi contatti con tutte le istituzioni che concorrono ai nostri obiettivi, in nome del nostro comune dovere verso la società e le nuove generazioni. Dovremo essere pronti a progettare insieme il nostro futuro”.

Infine, conclude Molari la sua lettera, “un pensiero per le nostre studentesse e i nostri studenti, che hanno attraversato mesi difficilissimi e si sono visti sottrarre l’esperienza piena della vita universitaria. Garantisco che al bene degli studenti dedicheremo un impegno sempre più convinto e costante”.

LE PRIORITÀ DI MOLARI: RILANCIARE LA RICERCA E TORNARE ALLA DIDATTICA IN PRESENZA

Tornare alla didattica in presenza, rilanciare la ricerca di base, “raccogliere la sfida del Pnrr“, dialogare con la città e con le diverse anime dell’Ateneo, rafforzare il lavoro per ottenere la liberazione di Patrick Zaki. Sono i primi impegni che si è assunto il nuovo rettore eletto dell’Alma Mater di Bologna, Giovanni Molari, incontrando la stampa questo pomeriggio a Palazzo Poggi al termine dello scrutinio. Dopo il verdetto, Molari si è trattenuto in sala VIII centenario in Rettorato per “quattro chiacchiere insieme e un brindisi” con la sfidante Giusella Finocchiao, il rettore uscente Francesco Ubertini e il vicario Mirko Degli Esposti. Con Finocchiaro, in particolare, con cui negli ultimi giorni si era accesa una forte polemica, “ci siamo lasciati molto bene- assicura Molari- ci siamo salutati e poi ci rivedremo il prima possibile”.

È però rimasta una frattura da sanare? “Credo che gran parte di quanto accaduto in queste settimane faccia parte della normale dialettica di un’elezione così sentita e partecipata- commenta il nuovo rettore- e comunque è mia intenzione unire e condividere, su questo cercherò di lavorare da subito”. Quanto alla squadra di governo, “non sarà la mia- afferma- ma dell’Alma Mater. Cercheremo le persone più competenti che ci sono per le tematiche delegate. Sarà una squadra nella quale nessuno avrà dubbi sul perché sono state scelte le persone”. Molari ci tiene poi a ringraziare anche gli altri candidati (Maurizio Sobrero, Giuliana Benvenuti e Pier Paolo Gatta, oltre a Finocchiaro), “con cui abbiamo avuto mesi fruttuosi e di dialogo costruttivo, che continueranno anche nei prossimi mesi”.

Anche con Ubertini “il dialogo sarà continuo– assicura il nuovo rettore- per un passaggio di consegne puntuale, perché siamo qua per costruire e dobbiamo iniziare a lavorare subito sui temi che abbiamo di fronte. I rapporti sono buoni, in questi anni ho sempre fatto osservazioni costruttive, mai con critiche asettiche, e da oggi siamo sulla stessa strada per far andare avanti l’Ateneo”. Per i prossimi sei anni, Molari vuole dunque “un’Università capace di ascoltare e dialogare con tutti, e fare sintesi condivise. Credo che l’Alma Mater debba essere la più inclusiva possibile, raccogliendo il lavoro fatto in questa campagna elettorale”. Le priorità sono “innanzitutto rilanciare la ricerca di base- elenca il nuovo rettore- tornare a una didattica in presenza appena possibile, raccogliere le sfide del Pnrr e dialogare con le città del nostro Multicampus”.

Su esami e lezioni in aula, in particolare, “cercheremo di vedere innanzitutto come va l’andamento della pandemia- afferma Molari- io credo che la nostra Università debba tornare in presenza, dopodiché abbiamo avuto l’occasione di sfruttare nuove tecnologie e cercheremo di utilizzarle il più possibile, ma tornando in presenza“. Anche il tema di genere, aggiunge Molari, “credo sia prioritario per il nostro Ateneo e faremo tutto il possibile per tenerne conto, nella squadra e in tutti gli aspetti che riguardano la vita dell’Ateneo”. Infine, un pensiero per Zaki. “Credo che sia assolutamente indispensabile portare avanti l’impegno dell’Alma Mater e rafforzarlo per cercare di riportare tra noi Patrick”, dice il nuovo rettore.

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