NEWS:

Emergenza idrica nelle Marche: in vigore le limitazioni ai prelievi dal bacino del Metauro

A causa della siccità scattano i primi divieti a Pesaro Urbino, mentre ad Ancona la situazione è ancora sotto controllo

Pubblicato:30-06-2021 13:37
Ultimo aggiornamento:30-06-2021 13:37
Autore:

allarme_siccita_po_3
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ANCONA – Emergenza idrica, scattano i primi divieti a Pesaro Urbino mentre ad Ancona la situazione preoccupa meno anche se l’allerta resta alta. La Regione infatti annuncia che da domani fino al 15 ottobre entrano in vigore le limitazioni dei prelievi da tutti i corsi d’acqua del bacino idrografico del fiume Metauro. La violazione della disposizione comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da 3mila a 30mila euro (nei casi meno gravi da 300 a 1.500 euro). La misura di contenimento si è resa necessaria per salvaguardare il sistema di approvvigionamento idropotabile del pesarese visto il progressivo calo delle portate dei corsi d’acqua.

Le limitazioni prevedono la sospensione di tutti i prelievi di acqua pubblica dai corsi d’acqua nel tratto compreso tra l’invaso del Furlo e la foce del Metauro (fiumi Candigliano e Metauro e relativi affluenti), la riduzione del 50% della portata dei prelievi di acqua pubblica rispetto a quella prevista nei disciplinari di concessione o nelle licenze annuali di attingimento, da tutti i corsi d’acqua presenti a monte del bacino del Furlo (fiumi Candigliano, Metauro, Burano, Biscubio, Bosso, i torrenti Bevano e Certano ed i relativi affluenti). Le limitazioni non si applicano ai prelievi destinati all’uso idropotabile e all’abbeveraggio del bestiame, agli impianti idroelettrici in cui il ‘punto di presa’ e il ‘punto di restituzione’ sono coincidenti e per i quali non trova applicazione la normativa sul ‘Deflusso minimo vitale’.

In provincia di Ancona invece Viva servizi, società che gestisce il servizio idrico integrato in 43 Comuni dell’anconetano servendo una popolazione di 405.000 abitanti, fa sapere che la situazione è ancora sotto controllo. “Al momento la situazione non è critica, come in altri territori nei quali è già interdetta l’innaffiatura di orti e giardini- dice in una nota il direttore generale di Viva servizi, Moreno Clementi- ma proprio per questo ora occorre che ognuno faccia la propria parte. Monitoriamo costantemente la situazione in tutto il territorio, con il timore che, perdurando il clima torrido, si renda necessario proporre restrizioni, specie nei Comuni a monte della sorgente Gorgovivo. Soprattutto in questo periodo dell’anno e per tutta l’estate invitiamo la popolazione ad un utilizzo responsabile della risorsa idrica”.


LEGGI ANCHE: Marche, approvata la proposta di legge sulla rigenerazione urbana e attività edilizia

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it