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Striscioni alla Camera, il centrodestra: “Verità per Berlusconi”

Centrodestra in rivolta dopo l'intercettazione pubblicata da 'Il Riformista' in cui il magistrato Franco dice che la condanna del Cavaliere del 2013 sarebbe stata "guidata dall’alto"

Pubblicato:30-06-2020 15:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:34
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ROMA – Seduta sospesa brevemente alla Camera dopo che alcuni deputati di Forza Italia hanno mostrato due striscioni con le scritte ‘Giustizia per Berlusconi‘ e ‘verità per Berlusconi‘. La protesta arriva dopo la diffusione dell’intercettazione telefonica pubblicata da ‘Il Riformista’ in cui si sente il relatore della sentenza di condanna per frode fiscale all’ex premier, il magistrato Amedeo Franco, dire allo stesso Berlusconi di avere avuto “l’impressione che tutta questa vicenda sia stata guidata dall’alto”. Il riferimento è alla condanna per frode fiscale arrivata il primo agosto 2013.





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CARFAGNA: BERLUSCONI PERSEGUITATO, ORA EMERGA VERITÀ

“Le rivelazioni emerse sulla stampa a proposito della condanna di Silvio Berlusconi sono angoscianti. È la conferma della persecuzione giudiziaria da noi sempre denunciata e le stesse parole utilizzate dal relatore della causa in Cassazione Amedeo Franco dimostrano la gravità di quanto avvenuto. Adesso è necessario che emerga tutta la verità per tutelare il giudizio storico sulla persona e su un leader politico che ha dato tanto al Paese, ma anche tutti i cittadini che hanno a che fare con la giustizia e i tanti magistrati che compiono il loro dovere in maniera integerrima”. Lo afferma in una nota Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia.


TAJANI-GELMINI: COME CASO DREYFUS, BATTAGLIA PER LA VERITÀ

Quello di “Berlusconi è un po’ come il caso Dreyfus e noi attraverso questa battaglia vogliamo scoprire la verità e lo facciamo per tutti i cittadini italiani”. Lo dice Lo il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, nel corso di una conferenza stampa al Senato. Anche per la capogruppo della Camera di Fi, Mariastella Gelmini, la vicenda di Berlusconi “per noi è come l’affare Dreyfus. La verità è in marcia e sta venendo a galla. Da noi ricomincia una battaglia che deve portare all’istituzione di una commissione d’inchiesta contro l’uso politico della giustizia e non avremo pace finche’ non sara’ istituita”.

TAJANI: RIFORMA GIUSTIZIA E SUBITO COMMISSIONE D’INCHIESTA

“Chiediamo che ci sia una commissione parlamentare di inchiesta per accertare tutte le disfunzioni del sistema giudiziario del nostro Paese ivi compresa la vicenda che ha portato alla condanna di di Berlusconi”. Cosi’ il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani nel corso di una conferenza stampa a palazzo Madama, insieme ai capigruppo azzurri di Camera e Senato Maria Stella Gelmini e Anna Maria Bernini. Occorre accertare, aggiunge, “perchè in Italia la giustizia penale non ha funzionato a partire da Togliatti quando cerco’ di inserire tanti magistrati che appartenevano prima al partito e poi allo Stato. Non crediamo che l’Anm si debba trasformare in un partito politico. Crediamo che ci debba essere una riforma del Csm”. Questa vicenda, dice ancora Tajani, “conferma che avevamo ragione quando chiedevamo, e continuiamo a chiedere, una profonda riforma del sistema giudiziario del nostro paese. Non si possono colpire gli avversari politici utilizzando la toga con sentenze scritte fuori dai tribunali”.

BERNINI: STUPRO DEMOCRAZIA, PARTE TOGHE NON POTEVA NON SAPERE

Si è trattato di “un disegno criminogeno che ha sfregiato la democrazia”. Certo “i magistrati non sono tutti cosi’, ma vorrei applicare loro un precetto: una parte di loro non poteva non sapere quello che stava succedendo, che si stava compiendo uno stupro democratico di tutti cittadini e non solo di Berlusconi”. Lo dice Anna Maria Bernini, capogruppo Fi al Senato, in conferenza stampa a palazzo Madama.

RENZI: CHIAREZZA SU SENTENZA BERLUSCONI, NON FAR FINTA DI NULLA

“Ieri Nicola Porro ha trasmesso uno scoop sul processo a Berlusconi. Non so quanto ci sia di vero in ciò che ieri è uscito a “Quarta Repubblica”: un magistrato della Cassazione che ha firmato quella sentenza espone dubbi molto forti sulla fondatezza giuridica di quella decisione. Non so dove sia la verità ma so che un Paese serio su una vicenda del genere – legata a un ex Presidente del Consiglio – non può far finta di nulla”. Lo dice Matteo Renzi nella enews. “Non ho mai appoggiato i Governi Berlusconi e Berlusconi non ha mai votato la fiducia al Governo Renzi (a differenza di altri governi anche di centrosinistra): quindi, per me Berlusconi è un avversario politico. Ma, proprio per questo, è doveroso fare chiarezza su ciò che esce dagli audio di quella trasmissione e nessuno può permettersi il lusso di far finta di niente”, aggiunge il leader di Italia Viva.

GELMINI: “STORIA DEL PAESE FU MANIPOLATA”

La capogruppo Mariastella Gelmini ha scritto su facebook: “Nell’agosto del 2013 ingiustizia fu fatta. Quella contro Silvio Berlusconi non fu una sentenza ma un’esecuzione politica, molto probabilmente pilotata da chi voleva estromettere il leader di Forza Italia dalla vita italiana. Quanto emerso nelle ultime ore è di eccezionale gravità. Il leader politico dell’allora opposizione, l’uomo che per 20 anni aveva ottenuto il consenso di decine di milioni di italiani, fu prima condannato per una presunta evasione fiscale di un’azienda di cui non era amministratore, e subito dopo espulso dal Parlamento e reso incandidabile. La storia del Paese, oltre che quella personale del Presidente Silvio Berlusconi, fu manipolata. La verità, lentamente, è in marcia, ma chi risarcirà Berlusconi? Chi ridarà al Paese una stagione politica cancellata con una sentenza?”.

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