ROMA – Nei progetti di cooperazione allo sviluppo e negli interventi umanitari, le persone con disabilità non vanno lasciate indietro, dalla fase della progettazione alla loro attuazione sul campo. Anche perché in contesti di guerra, crisi e povertà, sono maggiormente esposte a rischi. E’ l’impegno e l’appello emerso da esperti del settore che hanno partecipato a un panel organizzato dall’ong Cbm Italia nell’ambito della sesta edizione di Codeway Expo, fiera della cooperazione che si è svolta a Roma. Ne parliamo con Chiara Anselmo, direttrice advocacy di Cbm Italia, e con Daniele Giacomini, di Emergency.







