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ROMA – In Colombia, nonostante gli accordi di pace del 2016 e il dialogo che il governo continua a portare avanti coi gruppi armati, si continua a morire. In questi giorni tra le vittime ci sono stati quattro bambini delle comunità indigente che si erano rifiutati di entrare nelle file di una milizia ribelle, quella dell’Estado Mayor Central (Emc), una fazione dissidente delle Farc che non ha aderito al disarmo previsto dall’accordo con il governo del 2016.
Un crimine a cui il presidente Gustavo Petro ha risposto sospendendo la tregua di sei mesi raggiunta con il gruppo armato. E’ in questo contesto che si inserisce la nuova missione di Still I Rise, che punta ad aprire una scuola internazionale a Bogotà, come spiega all’agenzia Dire la direttrice campagne Giulia Cicoli: “Si tratta di un progetto estremamente ambizioso, dove portiamo un percorso scolastico di sette anni gratuito e di alta qualità a bambini profughi e vulnerabili locali”.
Cicoli ricorda che la Colombia è il secondo Paese al mondo per sfollati interni – oltre otto milioni – causati da conflitti, corruzione e persecuzioni. Unicef avverte che il 16% degli adolescenti sia fuori dalla scuola secondaria superiore, ma si teme che a causa dell’alto numero di sfollati la cifra reale sia più alta. Al tempo stesso, dice Cicoli, la Colombia “accoglie circa due milioni di rifugiati dal Venezuela”.
Da qui l’obiettivo di “portare l’educazione delle élites a bambini e bambini profughi o vulnerabili, per formare i leader di domani”, sul modello della Still I Rise International School di Nairobi, già aperta in Kenya.
Le altre missioni educative dell’organizzazione si svolgono nel nord-ovest della Siria e nella Repubblica Democratica del Congo, mentre in Grecia continuano le attività di advocacy dopo la conclusione della missione educativa nel 2022. Questi progetti sono in mostra fino al 18 luglio, alla Biblioteca europea del Goethe Institute di Roma: ‘Through our eyes’, attraverso i nostri occhi, raccoglie le fotografie realizzate dai bambini siriani e keniani beneficiari delle attività.
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