NEWS:

VIDEO| Scorsese alla Casa del Cinema: “Per me Bertolucci è una divinità”

Il regista ha incontrato il pubblico per presentare la rassegna 'Carta bianca': "Con Fellini dovevamo fare un documentario sui mestieri del cinema"

Pubblicato:30-05-2023 23:23
Ultimo aggiornamento:30-05-2023 23:33

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

(Photo credits: Luca Dammicco ed Emanuele Manco per @casadelcinema)

ROMA – Un cineasta dal successo mondiale, ma nel suo petto batte un cuore italiano. Martin Scorsese è atterrato a Roma dopo il successo di ‘Killers of the Flower Moon’ al Festival di Cannes con Leonardo DiCaprio e Robert De Niro. Il regista ha incontrato il pubblico nel Teatro Ettore Scola, la grande arena all’aperto immersa nel parco di Villa Borghese. L’occasione è stata la presentazione della rassegna ‘Carta bianca’, tra le novità della Casa del Cinema, ora gestita dalla Fondazione Cinema per Roma con il presidente Gian Luca Farinelli, la direttrice artistica Paola Malanga e la direttrice generale Francesca Via.

MIGLIAIA DI FAN PER SCORSESE A ROMA

Ad attendere Scorsese migliaia di fan, che hanno occupato ogni angolo della location già dalle prime ore del pomeriggio. Uno spettacolo che non si vedeva da tempo alla Casa del Cinema (e non solo): c’è chi si è seduto sulle sedie, chi al bar e chi sul prato. E ancora, c’è chi ha portato cibo cinese, altri la pizza e altri ancora un panino. Uno vicino all’altro, tra odori e sapori diversi, per condividere l’ammirazione per Scorsese. Un ritratto meraviglioso e commovente della potenza della settima arte.


Alle 21 circa il regista è salito sul palco tra gli applausi e l’emozione di tutti. “Ciao, grazie”. Queste le prime parole di Scorsese. Il programma di ‘Carta Bianca’ è stato curato proprio dal maestro e ospita cinque coppie di film. A un titolo della sua straordinaria filmografia, Scorsese ha abbinato un’opera che ha costituito, per il suo lavoro, una fonte d’ispirazione: ‘Who’s That Knocking At My Door’ di Martin Scorsese e ‘Shadows’ di John Cassavetes, ‘Mean Streets’ di Martin Scorsese e ‘Prima della Rivoluzione’ di Bernardo Bertolucci, ‘The Color of Money’ di Martin Scorsese e ‘Il sorpasso’ di Dino Risi, ‘Goodfellas’ di Martin Scorsese e ‘Ocean’s Eleven’ di Lewis Milestone, ‘Cape Fear’ di Martin Scorsese e ‘The Night of the Hunter’ di Charles Laughton.

SCORSESE A ROMA: “PER ME BERTOLUCCI È UNA DIVINITÀ”

“Perché ha abbinato ‘Il sorpasso’ con ‘Il colore dei soldi’?”, ha chiesto Farinelli. “Il film di Dino Risi è meraviglioso, bello e vivo. Tratta dei vecchi valori. Qui, ovviamente, c’è molta più vita rispetto al mio. Risi mette in discussione i grandi valori in Europa dopo la seconda guerra mondiale. E trattarli nei tempi attuali è prezioso“, ha detto Scorsese, che ha proseguito l’incontro raccontato il motivo che lo ha spinto ad abbinare il suo ‘Mean Streets’ con ‘Prima della rivoluzione’ di Bertolucci. “Quando ho visto questo film avevo 23-24 anni. Mi ha ispirato profondamente, io volevo essere Bertolucci. Lo guardavo come se fosse una divinità. Volevo essere subito un regista e fare film come lui. E invece ci sono voluti anni. E grazie a ‘Mean Streets’ (primo film di Scorsese con Robert De Niro, ndr) ho trovato me stesso“, ha raccontato il cineasta che non pensava che questo film “sarebbe uscito nelle sale. Quando è uscito tutti andavano da mia mamma a chiedere cosa pensasse del film e lei rispondeva ‘a casa nostra nessuno ha mai usato tutte quelle parolacce’. È vero- ha ricordato Scorsese- non si usava quel linguaggio. L’ho preso dalla strada“.

SCORSESE A ROMA: “CON FELLINI VOLEVAMO FARE UN DOCUMENTARIO SUI MESTIERI DEL CINEMA”

Tra i registi che hanno influenzato Scorsese c’è sicuramente anche Federico Fellini. “Prima l’ho conosciuto a un festival a Sorrento. Poi a Roma. Quando l’ho incontrato gli ho subito detto ‘in questi giorni sono andato a spasso per la città, Maestro come ultime cose da fare ho tenuto lei e la visita alla Cappella Sistina’. Fellini mi ha risposto ‘io ormai sono un monumento noioso'”, ha ricordato Scorsese. “Poi gli ho chiesto quale fosse il ristorante migliore di Roma e mi ha portato da Cesarina”, ha aggiunto il regista che ha concluso con un ricordo inedito: “Io e Fellini volevamo fare un documentario con Universal sui mestieri del cinema, purtroppo è mancano e non lo abbiamo più fatto“.

DOPO ROMA, SCORSESE ARRIVA A BOLOGNA

‘Carta bianca’ è la rassegna in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Ed è proprio qui che venerdì 2 giugno, Scorsese sarà ospite. Il regista statunitense incontrerà il pubblico al Cinema Arlecchino (via delle Lame 59/a), in occasione della proiezione del suo ‘Goodfellas – Quei bravi ragazzi’, abbinata, per scelta del lo stesso Scorsese, a quella di ‘Colpo grosso’, il primo ‘Ocean’s Eleven’, realizzato nel 1960 da Lewis Milestone.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it