NEWS:

Milano, accusa di “lesioni aggravate” per i vigili che hanno manganellato la trans

Il Comune apre un procedimento disciplinare, il Pd contro il sindacato dei vigili: "Mentono per giustificare violenza"

Pubblicato:30-05-2023 17:16
Ultimo aggiornamento:31-05-2023 13:02
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

MILANO – Sarebbero indagati per lesioni personali aggravate e abuso della funzione pubblica tre dei quattro vigili della polizia locale di Milano ripresi in video mentre colpivano con manganelli e spray urticanti Bruna, trans brasiliana di 41 anni che, nella giornata di ieri, ha sporto denuncia all’aggiunto Tiziana Siciliano e al pm Giancarla Serafini. Ad essere esclusa dall’iscrizione nel registro degli indagati il quarto vigile, una donna che avrebbe tentato di fermare i colleghi. 

LEGGI ANCHE: Manganellate in testa alla donna trans, verso apertura dell’inchiesta per gli agenti di Milano

SALA: DA COMUNE PROCEDIMENTO DISCIPLINARE

“Ritengo sia doveroso a questo punto l’avvio del procedimento disciplinare di pertinenza dell’amministrazione comunale, in attesa che l’autorità giudiziaria completi valutazioni più approfondite e intervenga con i provvedimenti di sua competenza”. A dichiararlo il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha deciso di avviare un procedimento per gli agenti di Polizia locale ripresi a manganellare una cittadina trans brasiliana, lo scorso 24 maggio.


“Subito dopo aver visto le immagini diffuse da alcuni media ho dichiarato, pur senza conoscere i fatti nel dettaglio, che il comportamento di alcuni agenti della Polizia Locale appariva grave e non in linea con il modus operandi dei tanti ghisa che quotidianamente si impegnano con dedizione per la nostra città”, afferma Sala, tuttavia “il Comandante della Polizia Locale, Marco Ciacci, dopo aver raccolto informazioni, stamattina mi ha formalmente presentato un quadro più preciso dell’accaduto e ciò mi porta a confermare la valutazione del primo momento”.

ROMANO (PD): SINDACATO VIGILI MENTE PER GIUSTIFICARE VIOLENZA

“La violenza che Bruna ha subito non è solo fisica, ma è anche un linciaggio mediatico su quella che potrebbe essere una bugia. La versione che fosse nuda davanti a una scuola è stata smentita sia dalla Procura che dai dirigenti scolastici. È una versione non confermata, senza nessuna prova, diffusa solo per giustificare la violenza”. Durante la seduta di ieri del consiglio comunale, la consigliera del Pd Milano Monica Romano torna sull’aggressione a Bruna, la donna trans brasiliana ripresa in un video mentre viene colpita con manganellate e spray al peperoncino da quattro agenti della polizia locale.

LEGGI ANCHE: Sala: “Licenziare agenti che hanno manganellato? Non funziona così”

Secondo quanto diffuso dal sindacato della polizia locale Sulpl subito dopo la pubblicazione del video, i vigili sarebbero intervenuti perché Bruna si sarebbe spogliata davanti all’ingresso di una scuola ed il video avrebbe ripreso solo il tentativo di “ammorbidire” la fermata che avrebbe opposto resistenza. Ricostruzione già parzialmente smentita dai pm, secondo cui gli agenti sarebbero intervenuti per la segnalazione di schiamazzi, ma non per atti osceni davanti ai bimbi di una scuola elementare.

Secondo Romano, quindi, “è stata veicolata come certezza una semplice versione della storia” e “moltissime persone ora la ritengono vera perché in tante persone il vecchio preconcetto di persona gay, lesbica o transessuale che molesta i bambini esiste e resiste“.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it