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Tg Ambiente, edizione del 30 maggio 2023

Si parla di consumi energetici, dizionario sul tartufo e inquinamento plastica

Pubblicato:30-05-2023 15:11
Ultimo aggiornamento:30-05-2023 15:11

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ENERGIA, CALANO IN ITALIA I CONSUMI PER UNITÀ DI PIL

In Italia il consumo di energia per unità di PIL si è ridotto del 16% dal 2005 al 2021, mentre le emissioni di gas serra per unità di PIL si sono ridotte del 27,2%. E’ quanto emerge da un Rapporto 2023 dell’ISPRA dedicato agli indicatori di efficienza energetica e decarbonizzazione. Analogamente, sono diminuite dal 2005 le emissioni di gas serra per unità di energia consumata in tutti i principali settori produttivi: da un -6,6% per l’agricoltura a -14,1% per l’industria. Sul fronte delle fonti rinnovabili l’Italia è invece seconda solo alla Svezia tra i principali Paesi Europei. Anche l’efficienza complessiva del sistema energetico è al di sopra della media europea: nel 2021 l’energia disponibile per i consumi finali nazionali costituiva il 77.5% del consumo interno lordo di energia, contro il 72.7% della media dei Paesi UE.

DAL CREA UN DIZIONARIO IN 5 LINGUE SUL TARTUFO

Da Plutarco nel I secolo DC alle tavole dei più moderni ed esigenti gourmet internazionali. Il tartufo, uno dei simboli del nostro made in Italy, è oggi protagonista di un volume in cinque lingue: inglese, cinese, giapponese e arabo oltre, naturalmente, all’italiano. Sono le lingue scelte per il dizionario internazionale ‘Il Tartufo’ presentato dagli autori Stefano Vaccari, Direttore Generale del CREA e Giuseppe Cristini, Direttore artistico della rivista ‘Accademia del tartufo nel mondo’. Il libro è il tentativo di due appassionati di condividere centinaia di termini, anche dialettali, legati al tartufo, cercando allo stesso tempo di divulgare l’enorme ricchezza di varietà e sfumature del genere botanico Tuber. Nelle pagine si trovano più di 300 termini tradotti, suddivisi in sei categorie. Ogni termine è contrassegnato da un numero e dall’abbreviazione della lingua per facilitarne la ricerca. “Non di rado la conoscenza del tartufo si limita ai termini bianco o nero, ma è come se cercassimo di racchiudere il mondo del vino nelle sole categorie bianco o rosso”, spiegano gli autori.

WWF: DIVIETO GLOBALE PER PRODOTTI IN PLASTICA AD ‘ALTO RISCHIO’

L’inquinamento da plastica è un problema globale responsabile di gravi danni all’ambiente terrestre e marino, ma anche per la salute umana. Un problema che richiede un’azione globale. Fino al 2 giugno governi, imprese, scienziati e accademici, attivisti e rappresentanti delle ONG e dei giovani di tutto il mondo partecipano a Parigi alla seconda riunione del Comitato Intergovernativo di negoziazione per sviluppare il Trattato globale per la plastica con l’obiettivo di porre fine all’inquinamento da plastica a livello planetario. Questo è il secondo di cinque incontri negoziali programmati che si terranno nel prossimo biennio. Il WWF fa un appello ai governi perché sostengano i divieti globali e l’eliminazione graduale dei prodotti in plastica monouso “ad alto rischio e non necessari”, come ad esempio le posate di plastica, le sigarette elettroniche e le microplastiche nei cosmetici, insieme a controlli più stringenti per la gestione del fine vita dei prodotti di plastica, che incentivino ed efficientino il riuso, la raccolta e il riciclo.


GREENPEACE CONTRO L’ACCORDO UE-MERCOSUR

Attivisti e attiviste di Greenpeace nei giorni scorsi hanno scalato la sede del Consiglio dell’Unione Europea a Bruxelles e irrorato l’esterno dell’edificio con finti pesticidi, mentre all’interno i ministri del Commercio europei discutevano dei negoziati commerciali in corso. I climber hanno appeso sulla facciata del palazzo striscioni con la scritta ‘Stop EU-Mercosur’ e un trattore ha spruzzato acqua con colorante alimentare per simulare l’irrorazione di pesticidi e protestare contro un accordo che rischia di aumentare le esportazioni di queste sostanze pericolose. L’accordo è stato criticato da diversi governi che lo ritengono una minaccia per l’agricoltura, l’ambiente, i diritti umani e il clima. Le valutazioni di diverse organizzazioni – tra cui Greenpeace Europa – mostrano infatti che l’abbassamento delle tariffe e dei controlli su prodotti come i pesticidi provenienti dall’Europa e la carne bovina proveniente dai Paesi del Sud America farà allontanare gli obiettivi del Green Deal europeo.

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