NEWS:

Il 3 e 4 giugno torna ‘Appuntamento in giardino’: ecco quali visitare

La manifestazione consentirà al pubblico di spaziare dai luoghi storici emblematici ai piccoli giardini amatoriali. Previste aperture straordinarie

Pubblicato:30-05-2023 14:30
Ultimo aggiornamento:30-05-2023 14:30

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Sabato 3 e domenica 4 giugno sarà possibile partecipare in tutta Italia a oltre 300 eventi ospitati in oltre 200 parchi e giardini, alcuni aperti in via eccezionale, nell’ambito dell’iniziativa Appuntamento in Giardino. Promossa da APGI-Associazione Parchi e Giardini d’Italia con il patrocinio del Ministero della Cultura e di Anci Associazione nazionale dei Comuni italiani, con il supporto di Ales Spa e il contributo di Ics-Istituto per il Credito Sportivo, la manifestazione, giunta quest’anno alla sesta edizione, nasce in accordo con l’iniziativa Rendez-vous aux jardins che si svolgerà in contemporanea in oltre 20 Paesi europei. Un evento particolarmente atteso dal pubblico, sempre più cosciente del fatto che i giardini, con il loro valore storico, artistico, botanico e paesaggistico, sono autentici ‘musei a cielo aperto’.

Come nelle scorse edizioni, saranno numerosi gli attori coinvolti: giardinieri, botanici, paesaggisti, proprietari privati e gestori pubblici, importanti fondazioni e realtà associative con l’obiettivo di raccontare l’universo del giardino, la sua fragilità, la sua rilevanza culturale e ambientale, la sua importanza per il benessere dei singoli e della comunità.

L’evento offrirà anche l’opportunità di informare il grande pubblico sulle attività necessarie a curare, restaurare e proteggere i giardini, in un momento che vede un forte impegno del ministero della Cultura, attraverso uno specifico investimento del Pnrr, nella salvaguardia e nel rilancio dei giardini storici, che sono tra gli elementi costitutivi del patrimonio artistico e culturale italiano.


“Appuntamento in giardino- ha commentato il segretario generale del Mic Mario Turetta– è un importante evento che valorizza la ricchezza botanica e paesaggistica dei giardini di interesse culturale. Il prossimo fine settimana, il pubblico avrà la possibilità di conoscere e apprezzare la straordinaria bellezza del patrimonio storico e artistico di numerosi giardini italiani, molti di questi oggetto dell’investimento 2.3 del Pnrr del Mic, finalizzato anche alla rigenerazione e riqualificazione di parchi e giardini. Con l’auspicio che in molti accolgano l’invito a partecipare con entusiasmo a queste due giornate, auguro ogni successo all’iniziativa”.

L’ambasciatore Ludovico Ortona, presidente Apgi, ha aggiunto che “quella del 2023 sarà un’edizione molto importante poiché vede i giardini storici nuovamente protagonisti dell’azione pubblica grazie al Pnrr. È questa l’occasione per sottolineare come i parchi e i giardini siano parte integrante e peculiare del patrimonio culturale italiano: beni vivi e vitali, dei quali avvertiamo sempre più l’intrinseca fragilità e lo straordinario valore per la collettività. Apgi, con questa iniziativa e con il progetto Garden Route Italia, intende dare il proprio autorevole contributo alla conoscenza e alla valorizzazione di questo patrimonio”.

La manifestazione consentirà al pubblico di spaziare dai luoghi storici emblematici ai piccoli giardini amatoriali, dagli orti botanici ad ambiti più contemporanei. In alcuni casi si tratta di aperture straordinarie: un’occasione per ammirare giardini normalmente non aperti al pubblico o aperti solo in occasioni particolari, come a Buggiano Castello, dove saranno aperti eccezionalmente gli orti di Agrumi e i giardini segreti del Borgo. Parteciperanno all’iniziativa anche alcuni importanti siti Unesco, come Villa D’Este, la Reggia di Caserta, i Giardini medicei di Boboli e di Cerreto Guidi. E numerosi siti Fai, ben 12, come il Giardino della Kolymbethra ad Agrigento e Villa della Porta Bozzolo in Lombardia.

Importante, come di consueto, la partecipazione di Dimore storiche private, che apriranno i propri prestigiosi giardini come Villa Zileri Motterle e il Castello di Thiene in Veneto, il Giardino di Palazzo Pfanner e Villa Pozzolini in Toscana, il Castello di Torre in Pietra nel Lazio e Villa Miralfiore a Pesaro, significativo esempio di giardino cinquecentesco. Ampia anche la partecipazione dei Comuni italiani, oggi più che mai consapevoli che i parchi e giardini, oltre ad offrire fondamentali servizi ecosistemici, possono essere luogo di apprendimento e socialità, oltre che un importante fattore attrattivo: da Lavis, in Trentino, dove si trova l’inedito e spettacolare Giardino dei Ciucioi a Cittanova in Calabria, la cui Villa Carlo Ruggiero costituisce uno degli esempi più interessanti di Villa comunale del Meridione.

LE ATTIVITÀ

Moltissime le attività speciali proposte per questa ‘festa del giardino’, pensate come offerta culturale rivolta a tutta la famiglia: alle tradizionali visite guidate si aggiungono laboratori per bambini, corsi di yoga, e degustazioni. Vero fil rouge della manifestazione saranno i numerosi momenti musicali, sull’onda del tema suggerito per l’edizione 2023: ‘le musiche del giardino’.

La musicalità dell’acqua accompagnerà i visitatori a Villa Lante (Lazio) e nel Giardino di Valsanzibio (Veneto), mentre suoni e musiche ispirati alla Natura saranno protagonisti a Casa Lajolo (Piemonte) e Villa Garzoni (Toscana). Altrove, come nell’Orto botanico ‘Daniela Brescia’ sulla Majella, la visita del giardino sarà scandita da canti legati alla storia della transumanza, a serenate e saltarelle. Numerosissimi, infine, i concerti: da quelli tenuti dagli studenti dei Conservatori di Napoli e Genova – rispettivamente nel giardino dell’Accademia di Belle Arti e in Villa Durazzo Pallavicini a Pegli – a quelli previsti nel giardino di Villa Bonaparte a Roma. Non mancheranno esperienze ‘sinestetiche’, come quella proposta in Piemonte da Múses – Accademia Europea delle Essenze, dove la musica si intreccerà con percorsi olfattivi.

Qui la lista completa dei giardini aderenti

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it