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Comunali L’Aquila, Di Benedetto: “Priorità alla ricostruzione e al recupero dei ritardi ospedalieri”

Ne ha parlato con l'agenzia Dire il candidato civico, in corsa per la carica di sindaco alle amministrative del 12 giugno

Pubblicato:30-05-2022 18:55
Ultimo aggiornamento:30-05-2022 18:56
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Americo di benedetto_ l'aquila
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Di Marianna Gianforte

L’AQUILA – “Sicuramente nell’immediato occorrerà firmare atti d’indirizzo politico, strutturati e con contenuti reali. L’esigenza è di accelerare la ricostruzione, soprattutto la pubblica e mi riferisco anche alla ricostruzione delle chiese”. Questi i primi passi da fare in caso di elezione a sindaco per il candidato civico Americo Di Benedetto (Il passo possibile), sostenuto da tre liste, al suo secondo tentativo nella corsa allo scranno più importante dell’Aquila, dopo quello del 2017 perso al ballottaggio proprio contro il sindaco uscente Pierluigi Biondi (Fratelli d’Italia).

Per Di Benedetto, nell’immediato occorre “favorire una sorta di ‘monocraticità’ della gestione della ricostruzione. Per quanto riguarda la pandemia occorre porre attenzione ai ritardi della sanità che il presidio ospedaliero dell’Aquila sta subendo in virtù dell’impossibilità a svolgere l’attività ordinaria. Qualche responsabilità legata alla riorganizzazione ospedaliera in questi ultimi tempi c’è stata”.


“RICOSTRUZIONE PUBBLICA FERMA, SERVE COMMISSARIO DEDICATO

“Per recuperare il forte ritardo della ricostruzione pubblica, che produce degrado e incuria e frena anche la ripresa sociale del territorio colpito dal sisma ormai oltre 13 anni fa, per il candidato sindaco civico alle amministrative dell’Aquila Americo Di Benedetto, occorre “intervenire con una norma: occorre una sorta di commissariamento della ricostruzione pubblica – chiarisce all’agenzia Dire Di Benedetto – le procedure sono state già allentate sugli importi, quindi la celerità dal punto di vista del codice degli appalti c’è; c’è poi l’esigenza di un soggetto responsabile a questo aspetto della ricostruzione, che si dedichi in modo totale alla ricostruzione pubblica. Anche utilizzando la deroga dei responsabili unici dei procedimenti, che è stata individuata nell’ambito delle attività del Pnrr: possono, cioè, essere prese a lavorare persone in quiescenza e non organiche alle strutture pubbliche. Credo che questa possa essere una soluzione legislativa risolutiva”.

“SUL PNRR RIAPRIRE AL CONFRONTO”

“Alcune scelte in realtà sono state fatte, non c’è stata un’apertura al dialogo o il coinvolgimento dei portatori d’interesse e che doveva avere una strategia di fondo, un piano di prospettiva, avendo in questo momento delle disponibilità finanziarie che avrebbero dovuto generare un moltiplicatore di investimento pubblico coinvolgendo soggetti privati e associazioni”. Così il candidato civico in corsa per la carica di sindaco per le prossime amministrative all’Aquila, Americo Di Benedetto, spiega il suo punto di vista sul primo approccio all’utilizzo dei fondi del Pnrr. “Io credo che si debba ripartire da lì, verificare cosa è stato fatto, perché a oggi non è chiara l’impostazione se non nella parte del fondo complementare che prevede un’elencazione di attività, ma non precluderci la possibilità che la città possa crescere anche attraverso questi interventi finanziari”.

“FONDAZIONE SI OCCUPI DEL TURISMO CULTURALE-RELIGIOSO”

Il turismo è una cosa, i visitatori sono un’altra. Il turismo, per essere strutturato, ha bisogno di una organizzazione precisa, di offrire la possibilità di permanere in città attraverso l’utilizzo di strutture sportive”. Il candidato civico Americo Di Benedetto, in corsa per la carica di sindaco dell’Aquila alle amministrative del 12 giugno, spiega all’agenzia Dire la sua idea di città turistica. “Penso ad esempio al Gran Sasso, che attualmente non è messo nelle condizioni di sviluppare quel piano d’area di cui si parla da tanti anni; e anche una strutturazione della cultura, legata a un’azione permanente che duri tutto l’anno. Bisogna astrarre rispetto alla contingenza della Perdonanza celestiniana. Io penso ad esempio a una fondazione che possa occuparsi di un veicolo così importante come il circuito culturale e religioso che la nostra città può portare avanti avendo tutte le carte in regola”, aggiunge. 

SULLE SCUOLE SIAMO AL PUNTO DI PARTENZA

Dopo cinque anni sulle scuole nulla è stato fatto. Ci troviamo al punto di partenza. Siamo di fronte a una seria criticità dovuta alla provvisorietà dei moduli scolastici, che lo sono per definizione, mentre all’Aquila sono passati 13 anni dalla loro realizzazione e incominciano a scricchiolare”. Lo spiega in un’intervista all’agenzia Dire il candidato sindaco civico alle amministrative dell’Aquila Americo Di Benedetto. “C’è l’esigenza di una fase di avvicinamento, ben consapevoli che l’obiettivo delle strutture scolastiche è l’invulnerabilità sismica degli immobili – aggiunge Di Benedetto -. Però occorre anche pensare a qualche ripopolamento degli immobili scolastici nel centro storico, nel contesto di una ricostruzione generale, preso atto della bizzarria dell’attuale amministrazione che cambia idea e alloggiamento continuamente, come è successo con il Liceo classico”. 

IN 5 ANNI NULLA È CAMBIATO”

Sull’ospedale c’è l’esigenza di mettere le persone che soffrono in condizioni di poter avere i servizi minimi. Solleciteremo. Ma la carenza reale di parcheggi è soprattutto nella parte ricostruita della città, quindi nel centro storico”. A dirlo, nel corso di un’intervista all’agenzia Dire, è il candidato sindaco per la coalizione civica alle prossime amministrative dell’Aquila Americo Di Benedetto. “Era un problema cinque anni fa, è un problema oggi: significa che in cinque anni non è stato fatto nulla – aggiunge Di Benedetto – Bisognerebbe agire senza indugio, visto il rientro delle attività commerciali. Un sistema per superare l’emergenza, quindi anche in maniera provvisoria e per poi agire sulle strutture. Io credo che questo sia un elemento che va di pari passo con il degrado delle periferie, dove la ricostruzione va a rilento e c’è un totale abbandono”. 

“IMPRESE ‘FUGGONO’ VERSO CRATERE 2016”

“Nelle frazioni dell’Aquila in 13 anni si è mosso qualcosa, ma ci sono tre elementi rilevanti di inerzia: i sottoservizi, per i quali non esiste la minima programmazione, e la difficoltà di recuperare le proprietà degli immobili. Occorrerebbe una norma con indirizzo politico, affinché si possa spendere la continuità del possesso degli aggregati, altrimenti non verranno ricostruiti mai”. A dirlo, in un’intervista all’agenzia Dire, è il candidato sindaco per la coalizione civica alle prossime amministrative dell’Aquila Americo Di Benedetto.

Ma il problema davvero drammatico sono i costi: oggi molte imprese stanno andando verso la ricostruzione dei territori colpiti dai sismi del 2016 e 2017 – aggiunge Di Benedetto – perché i prezzi sono stati integrati rispetto alle difficoltà pandemiche e dovute alla guerra. A mio avviso occorre una delega al commissario straordinario per la ricostruzione 2016-2017 Giovanni Legnini, in modo che, ogni volta che interviene su un sistema che deve garantire la parità di trattamento, agisca anche a livello di ricostruzione 2009. A quel punto avremmo già l’adeguamento dei prezzi e la possibilità di non chiedere più pareri ai Beni ambientali per alcune ricostruzioni private, che in quell’area post sismica esiste e qui, nel cratere 2009, invece no”.

LAVORO PRIORITÀ PER DARE SPERANZA AI FRAGILI

Per affrontare la lunga crisi occupazionale e lavorativa all’Aquila, aggravata dal terremoto e dagli eventi più recenti, per il candidato sindaco per la coalizione civica Americo Di Benedetto “occorre creare opportunità di lavoro per i giovani e dare nel contempo speranze ai tanti che rischiano di uscire dal mercato del lavoro. Le priorità – spiega in un’intervista all’agenzia Dire – sono affrontare il problema delle fragilità, delle persone in età avanzata che hanno perso il lavoro e devono essere ricollocate perché garantiscono anche il futuro dei loro figli. E realizzare una grande prospettiva d’investimento sui giovani, affinché possano ripopolare la città e avere l’ambizione di restarci e costruirsi qui una famiglia. Credo che questi siano gli argomenti su cui ci dobbiamo soffermare per capovolgere la crisi occupazionale e lavorativa all’Aquila”.

ROMA SI AVVICINI A NOI CON LA METROPOLITANA

“Per superare l’annoso isolamento infrastrutturale dell’Aquila, occorre favorire la proposta di avvicinamento, il sistema c’è per permettere agli aquilani di raggiungere la costa; ma occorre soffermarsi anche sulla possibilità di crescita della città aprendosi su Roma, non rincorrendo le iniziative che riguardano gli aspetti transfrontalieri e il collegamento Pescara-Civitavecchia, ma lavorando sull’intermodalità gomma-ferro, stimolando Roma Capitale ad avvicinarsi verso di noi con la metropolitana, perché noi possiamo crescere se avviciniamo i suoi tre milioni di abitanti alla nostra città”. Così il candidato sindaco civico alle amministrative dell’Aquila, Americo Di Benedetto, in un’intervista all’agenzia Dire. “L’Aquila ha immobili ormai sicuri, è una città sicura e bellissima, qualità della vita invidiabile. C’è soltanto l’esigenza – conclude – di avvicinare Roma a noi, anche attraverso un’offerta sanitaria importante e adeguata”. 

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