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La nuova sfida di Paltrinieri: “Venite con me a nuotare per l’ambiente”

Il plurimedagliato olimpico e mondiale lancia 'Dominate the water', il suo circuito di gare in acque libere. Prima tappa il 30 e 31 luglio a Lignano Sabbiadoro, poi Taranto, Stintino e Positano: "L'obiettivo? Divertirci e proteggere il mare"

Pubblicato:30-05-2022 18:07
Ultimo aggiornamento:30-05-2022 20:22

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ROMA – Ogni bracciata una pennellata, ogni respiro una poesia, ogni gambata un capolavoro. La tela è il mare, l’ambiente la sua ispirazione, il nuoto la sua fonte di benessere. Non solo plurimedagliato olimpico, ma anche artista dell’acqua: Gregorio Paltrinieri trasforma lo sport in un’opera preziosa. “Domino l’acqua perché amo il mare. Domino il mare perché amo la vita”, ecco perché ha preso le sue passioni – il nuoto, il mare, il fondo, la cura dell’ambiente – e le ha messe tutte insieme per condividerle, le ha messe dentro una gara perché ama le sfide. E ama vincere. Da Lignano Sabbiadoro a Positano, passando per Taranto e Stintino, nasce ‘Dominate the water’: il circuito di gare in acque libere ideato da Greg come un
vero e proprio festival dello sport, un inno al mare, una preghiera per l’ambiente
.

Per presentare l’evento ha scelto la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. “La location perfetta per me, perché il nuoto come lo intendo io è arte – spiega – e io quando nuoto mi sento un artista che cerca di fare il suo lavoro nel modo più bello possibile”. Con ‘Dominate the water’, dice Greg, “vogliamo trasmettere un senso di libertà e di bellezza, io mi sento bene quando nuoto, proprio come quando guardo un’opera d’arte”.

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L’idea è stata concepita tempo fa con un gruppo di amici: “Prima ancora che io decidessi di gareggiare in acque libere – racconta Paltrinieri – Però è venuta alla luce solo dopo il Covid, perché quella sensazione mi ha fatto sentire imprigionato. La mission è dunque far provare il nuoto di fondo alla gente, perché è troppo bello. E ovviamente va fatto in modo sostenibile: io sono sempre estasiato dalle cose belle, il mio posto del cuore in cui nuotare è la Sardegna mentre in Europa vorrei provare la Grecia. Allo stesso tempo, però, rimango scioccato quando vedo abbandono e degrado, ecco perché penso che dobbiamo fare qualcosa per l’ambiente. Il mare è il nostro mondo e io lo amo tantissimo, dobbiamo proteggerlo”.


Quattro tappe e tre formati di gara, il miglio, la 3 km, la staffetta 4×750. Appuntamenti il 30 e 31 luglio a Lignano, poi Taranto (10-11 settembre), Asinara e Stintino (17-18 settembre) e Positano (24-25 settembre). In ogni gara attenzione estrema a ogni dettaglio. “Sono un tipo preciso, voglio organizzare tutto al meglio“, conferma il campione olimpico dei 1500 a Rio 2016. Quindi sì a pulizia delle spiagge, raccolta differenziata, rifornimenti ridotti, prodotti riciclabili o biodegradabili, fino alle medaglie realizzate in legno. E pure le barche a motore per l’assistenza saranno ridotte al minimo, mentre saranno aumentati i sup, ad esempio.

Sensibilizzare ma anche divertire. “Vogliamo fare in modo che le tappe del circuito possano avvicinare la gente in modo amichevole, pensando alle famiglie – sottolinea Paltrinieri – magari con i genitori che vengono a nuotare e i figli che restano con gli animatori a parlare di ambiente e a giocare. Ci saranno agonisti di alto livello come noi, ma anche amatori, ci sarà la musica, possiamo berci una birra in spiaggia e poi fare del nostro meglio per proteggere l’ambiente“. Una certezza: “Il turismo sportivo è in continua crescita. E so, per esperienza personale, che quando si prova il mare poi è difficile tornare in piscina: se mi dovessero chiedere di scegliere, non avrei dubbi. Se resto in vasca è solo per l’aspetto agonistico, perché vinco ancora e io non voglio perdere”.

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Non ha perso, Gregorio, neanche quando la mononucleosi lo ha colpito a poche settimane da Tokyo 2020. Sembrava tutto sfumato e invece sono arrivati un argento negli 800 e un bronzo nella 10 km. “Nella mia testa era possibile vincere tre ori ai Giochi – ricorda – ma mi consolo pensando che se lo avessi fatto, ora sarei appagato e chissà dove sarei. Invece così ho ancora fame e voglia di vincere. Penso di aver fatto a Tokyo le gare migliori e più assurde della mia vita, non sono mai stato così contento e soddisfatto di me stesso come dopo quelle medaglie. Mi hanno fatto pensare che sul blocchetto non siamo tutti uguali, tu ti sei allenato e io no, ma mi devi comunque battere”.

IL PENSIERO AGLI EUROPEI DI ROMA

“Roma sarà la prima gara internazionale di nuoto in casa? È vero. Io quando nuoto al Sette Colli mi emoziono sempre perché è davvero la piscina più bella del mondo e quindi fare un Europeo in casa sarà incredibile”. Gregorio Paltrinieri prenota la vasca del Foro Italico, che dall’11 al 21 agosto ospiterà gli Europei di nuoto.

Il plurimedagliata olimpico del nuoto azzurro parla dei prossimi obiettivi in occasione della presentazione proprio a Roma del suo circuito di gare in acque libere, ‘Dominate the water’, ospitata alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna. “Tra l’altro la preparazione si presta perché Roma è alla fine del ciclo stagionale… speriamo di arrivarci nel modo migliore. Le emozioni che trasmette gareggiare in casa sono uniche, io non le ho mai provate in una gara di così alto livello… non vedo l’ora”, ha spiegato.

“A SETUBAL LA GARA DI FONDO PIÙ DIFFICILE”

“Setubal è super, è la più difficile tra tutte le gare di fondo che ci siano perché l’acqua è solitamente fredda e con onde controcorrente. Anche stavolta è stato così, è la gara più difficile del panorama: infatti il mio allenatore mi ha detto che se avessi passato questa, avrei conquistato il livello estremo da nuotatore di fondo. In effetti è così”. Gregorio Paltrinieri racconta la gara vinta in Coppa del mondo in Portogallo. “Visto da fuori sembrava fossimo fermi. È stata una bella prova, ma opposta rispetto a Tokyo. Sembravano due sport diversi. Qua abbiamo dovuto improvvisare tanto, sembrava quasi una gara di vela dove i nuotatori si spostavano per trovare il corridoio migliore: io ho cercato di nuotare al risparmio senza mai spingere troppo e tenermi un ultimo giro. Adesso sono un nuotatore di fondo a tutti gli effetti. E ora abbiamo tre settimane di preparazione prima di andare al Mondiale. Cercheremo di fare bene, anche se gli avversari crescono sempre di più”.

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