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A Bologna ‘La battaglia per un respiro’, dal 10 al 13 giugno congresso Aipo VIDEO

Appuntamento a Bologna dal 10 al 13 giugno con il XLIV Congresso Nazionale dell'Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri

Pubblicato:30-05-2017 17:28
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:17

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BOLOGNA – “Ogni respiro per noi è una battaglia!”: lo diceva John Huston, fumatore accanito e indimenticabile regista di Moby Dick e La Bibbia, riferendosi alla sua malattia, l’enfisema polmonare. Parole che ben rappresentano la quotidianità di quell’universo di persone che convivono con una malattia dell’apparato respiratorio, costrette dalle loro patologie (Bpco, polmoniti, asma, fibrosi polmonare idiopatica, tumori polmonari…) ad una vera lotta giornaliera affrontata in compagnia dei loro medici curanti. Proprio ricordando queste parole e queste battaglie quotidiane è stato presentato oggi a Bologna il XLIV Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO), che si terrà nel capoluogo emiliano dal 10 al 13 giugno con il titolo “Progresso e Innovazione tecnologica in Pneumologia”. Stefano Gasparini, presidente AIPO e professore presso l’Università Politecnica delle Marche, presentando l’evento ha ricordato che “le malattie respiratorie sono la terza causa di mortalità nel nostro Paese, ma purtroppo la loro incidenza è in costante aumento: fumo, inquinamento e invecchiamento della popolazione ci fanno dire che la prcongresso Aipoevalenza delle malattie respiratorie sia destinata ad aumentare in modo preoccupante. Ecco il nostro Congresso di Bologna affronterà i temi connessi a questa preoccupante situazione, con un attenzione particolare che rivolgeremo agli strumenti di innovazione tecnologica che sono oggi messi a disposizione dello pneumologo. Sistemi che verranno non solo presentati in sessioni teoriche, ma anche in corsi pratici che permetteranno esercitazioni effettive su tecnologie avanzatissime per la gestione diagnostica e terapeutica”.

Intervenendo alla presentazione del congresso Aipo, Stefano Nava (professore di pneumologia presso l’Università di Bologna) ha dichiarato: “Bpco, tubercolosi, polmoniti – che sono le più importante causa di morte negli ultra 75enni – e tumori polmonari…. Queste sono malattie di cui poco si parla e che forse godono di ‘scarsa informazione’ se paragonate all’impatto comunicativo e sociale delle malattie cardiovascolari, dei tumori e del diabete. Quello che conta per noi specialisti è assicurare massimo impegno terapeutico e continuità di cura anche per richiamare i decisori politici a non abbassare mai la guardia”. Per facilitare questo interscambio di informazioni con la società civile e con i decisori, al Congresso – sono attesi oltre 1500 congressisti, con circa 300 relatori e moderatori – gli pneumologi italiani hanno anche creato uno spazio Agorà a cui parteciperanno più di quindici associazioni di pazienti ed altre società scientifiche, “perchè – ha sottolineato Stefano Gasparini – vogliamo cogliere sempre nuovi spunti e soluzioni dalla viva voce di chi vive i problemi reali della salute laddove coinvolgono le patologie respiratorie”. AIPO ha scelto anche di proporre il suo Congresso con un coinvolgimento della città e dei cittadini. Lo ha fatto con l’installazione del “Guerriero stanco“, una enorme figura in legno che rappresenta un atleta forte di energie muscolari, ma sfiancato dalla respirazione debilitata. Al “guerriero” si aggiungono due eventi: il primo è “Respirare sott’acqua“, piece teatrale dedicata a testimonianze di pazienti (12 giugno, Teatro Manzoni, ore 20,30) e il Pneumofestival (10 giugno, ore 20,00) concerto che vedrà sul palco del Centro Congressi di Bologna l’esibizione musicale di band composte da pneumologi di tutta Italia. Alla presentazione del XLIV Congresso AIPO portato i loro saluti anche l’assessore comunale a sanità e welfare, Luca Rizzo Nervo e il prorettore dell”Università di Bologna, Antonino Rotolo. Quest’ultimo ha ricordato che Il tema prescelto da AIPO – progresso e innovazione tecnologica – sottolinea un tema importante su cui è concentrata l’Università di Bologna, cioè il tema del Rapporto tra ricerca e sistema assistenziale. Non si può fare buona ricerca se non c’e alleanza strategica con il mondo della cura”.


di Walter Gatti, giornalista professionista

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