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Sky, domani sciopero di 24 ore di tutti i dipendenti

Proprio domani è fissato un nuovo incontro al ministero, dove ci sarà un presidio dei lavoratori

Pubblicato:30-05-2017 08:32
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:17

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ROMA – Domani sarà sciopero di tutti i dipendenti di Sky. “L’assemblea dei lavoratori- ha spiegato l’Usb in una nota- ha deciso uno sciopero di 24 ore di tutti i dipendenti Sky dalle ore 1 di mercoledì 31 maggio alle 1 di giovedì 1 giugno. Lo sciopero è stato indetto per il personale su tutto il territorio nazionale e quindi coinvolgerà i siti di Roma, Milano e Cagliari“. Lo sciopero si svolgerà in occasione del nuovo incontro al ministero, dove è previsto un presidio dei lavoratori. “Questi- ha aggiunto l’Unione sindacale di base nel comunicato- i 4 punti fondamentali della piattaforma: i licenziamenti devono ridursi a zero, tutte le professionalità Sky sono fungibili e neanche un dipendente deve perdere il lavoro per arricchire ancora di più un’azienda che macina utili al 141%; modifica del piano ‘Poseidon‘ con allargamento della base di lavoratori previsti per le due sedi di Roma, sia Montecitorio che Salario; le eventuali eccedenze di personale devono essere gestite con il contributo di solidarietà di tutti i dipendenti Sky, giornalisti compresi; annullamento di tutti gli accordi individuali di trasferimento fino alla stesura dell’accordo collettivo”.

Inoltre, ha aggiunto l’Usb, “richiediamo alle altre organizzazioni sindacali di avviare insieme ed immediatamente le procedure previste per il rinnovo della Rsu già scaduta per tutti i lavoratori e le lavoratrici della sede romana di Sky. In caso contrario avvieremo unilateralmente le procedure, così come previsto dalla normativa vigente”. Oggi “stanno colpendo soprattutto i lavoratori Sky di Roma, ma il progetto dell’azienda è una ristrutturazione complessiva che mette e metterà in discussione il posto di lavoro di tutti di dipendenti, a prescindere dalla loro sede di lavoro. In questa logica un call center può subire la stessa sorte di quello di Roma di Almaviva, la sede di Milano può essere oggetto di esternalizzazioni di intere attività e tutti, anche i giornalisti, possono essere colpiti dagli sviluppi del piano aziendale tesi alla riduzione dei costi. Tutto ciò in un’azienda che fa utili enormi e che come si legge nella procedura di licenziamento in atto, non chiede neanche gli ammortizzatori sociali per i dipendenti che licenzia. Per questi motivi i lavoratori hanno deciso di utilizzare lo strumento sindacale messo a disposizione dall’Usb, ma invitando anche tutti i delegati delle altre sigle sindacali a costruire insieme questa giornata di sciopero ed a rigettare in modo determinato le proposte aziendali”, ha concluso l’Usb nella nota.


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