Arriva la mozzarella nel cono gelato: così Napoli risponde ai dazi di Trump

Un cono farcito con un bocconcino di mozzarella di bufala, rigorosamente a chilometro zero: da Napoli una trovata che punta sui prodotti locali e artigianali per rispondere alla'guerra dei dazi' di Trump

Pubblicato:30-04-2025 16:11
Ultimo aggiornamento:30-04-2025 16:11
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mozzarella cono napoli
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NAPOLI – Mozzarella da passeggio: la trovata arriva da Napoli, dove è stata lanciata in questi giorni l’idea del cono alla mozzarella di bufala da gustare camminando: è proprio come un cono gelato, in pratica, ma salato e ripieno di ricotta, e contiene bocconcini di mozzarella freschi e rigorosamente a chilometro zero. L’originale proposta è stata presentata in occasione dell’evento Mozzarella Food Experience. Una risposta, di fatto, alla guerra dei dazi lanciata dal presidente Usa Donald Trump. Dice Loredana Raia, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania: “Da Napoli parte una nuova sfida che nasce dalla necessità di dare una risposta alla guerra dei dazi che è il tema dei temi di questo periodo. La realizzazione di un progetto imprenditoriale che punta sulla filiera corta valorizzando un prodotto identitario della Campania, quale la mozzarella di bufala e dei suoi derivati, mette concretezza a quelle che sono le azioni istituzionali che come Regione Campania in questi dieci anni abbiamo portato avanti”.

Per Michele Esposito, amministratore di Mozzarella Food Experience, il cono alla mozzarella è un progetto vincente. Dice infatti: “La risposta migliore che si possa dare alla politica dei dazi di Trump è quella di promuovere il consumo locale coinvolgendo le piccole e piccolissime aziende della nostra regione, le imprese familiari, gli artigiani e tutti i protagonisti della filiera corta dei prodotti tipici campani. In questo modo, non solo proviamo a resistere alle logiche dei grandi mercati globali che penalizzano le piccole produzioni, fiore all’occhiello della Campania, ma promuoviamo anche settori strategici come quello della sostenibilità economica e della promozione turistica. Garantendo, peraltro, la qualità dei prodotti e sostenendo la salvaguardia di molti posti di lavoro. Nella nostra filiera corta abbiamo coinvolto piccoli caseifici, artigiani del settore del food dando vita a questa iniziativa sulla quale puntiamo per garantire un futuro all’economia della nostra regione”.

Loredana Raia ha ricordato anche l’Ateneo di Agraria a Portici “con il quale stiamo costruendo le condizioni affinchè ci siano tanti nativi imprenditori in agricoltura”, nel segno della “tutela del consumatore” e “promozione di una filiera agroalimentare corta di qualità, biologica”.

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