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La Commissione europea dà ragione a Spotify: Apple viola la concorrenza

Pubblicato:30-04-2021 15:54
Ultimo aggiornamento:30-04-2021 16:09
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di Alessio Pisanò

ROMA – Nella contesa tra Apple e Spotify, la Commissione europea ha concluso che l’azienda di Cupertino sta violando i principi di concorrenza europei, abusando del proprio potere di mercato. In questo modo, la Commissione europea dà ragione al servizio svedese Spotify, che nel 2019 aveva denunciato da una parte l’obbligatorietà di pagare tramite il servizio proprietario Apple Pay, il quale deduce il 30% di commissione dal prezzo degli abbonamenti ai servizi di streaming musicali, e dall’altra che i fornitori di servizi streaming non possono promuovere la convenienza dei loro piani di abbonamento o mettersi in contatto con gli utenti per ricevere riscontri sulla dismissione dell’abbonamento stesso. Tali misure, a giudizio della commissaria alla Concorrenza, Margarethe Vestager, andrebbero a svantaggio non solo dei fornitori ma anche degli utenti, che “pagano prezzi più alti del normale” favorendo in ultimo Apple e il suo servizio streaming proprietario, Apple Music.

“Mettendo in campo misure tanto stringenti per la permanenza delle app su App store, le quali vanno a svantaggio dei servizi concorrenti di streaming musicale – ha sottolineato Vestager – Apple priva gli utenti della libertà di scegliere servizi più convenienti e distorce la concorrenza”. Apple adesso dovrà motivare le proprie scelte o adottare misure per evitare eventuali sanzioni economiche da parte della Commissione europea. 


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