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L’Aquila piange la combattente Centofanti: simbolo della lotta post-sisma 2009

Per dodici anni si è battuta per avere giustizia per le giovani vittime della Casa dello Studente, diventando portavoce del Comitato dei familiari

Pubblicato:30-04-2021 11:51
Ultimo aggiornamento:30-04-2021 12:08

Antonietta_Centofanti
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L’AQUILA – L’Aquila piange Antonietta Centofanti, trovata morta nella tarda serata di ieri nella sua abitazione dove viveva da sola. È stata un simbolo della lotta post-sisma 2009 per L’Aquila. Per dodici anni si è battuta per avere giustizia per le giovani vittime della Casa dello Studente, diventando portavoce del Comitato dei familiari. Uno dei ragazzi che lì quella notte perse tragicamente la vita era suo nipote Davide. A stroncare improvvisamente la sua vita, probabilmente, un malore.

“La morte di Antonietta Centofanti lascia interdetti. La sua resistenza pacifica e silenziosa, ma ferma e decisa, ha contrassegnato in modo indelebile il periodo del post terremoto. Ha combattuto per una giusta causa, riuscendo anche a intessere una rete di relazioni a livello nazionale per unire i familiari delle vittime di stragi e catastrofi. Il suo volto e la sua voce pacata resteranno per sempre nella nostra storia”, ha dichiarato l’assessore regionale Guido Liris commentando la triste notizia. “Mi piace anche ricordare la sua straordinaria sensibilità, che traspariva tutta dall’impegno sociale e culturale e dal grande amore per gli animali. Dobbiamo far tesoro di tutto, tenendo ben saldi i principi a cui si e’ ispirata e a cui ha dedicato un’intera esistenza, in particolare nel sofferto ultimo tratto. Giungano da parte mia e della Regione le più sentite condoglianze”, ha aggiunto.

MARSILIO: “MORTE CENTOFANTI LASCIA UN VUOTO IN TUTTI NOI

 “La scomparsa di Antonietta Centofanti crea un vuoto in Abruzzo e nella città de L’Aquila in particolare. Il suo amore per il territorio è stato il fil rouge che ha contraddistinto la sua vita sia nel lavoro sia nel tempo libero. Negli ultimi anni facendosi portavoce delle vittime del sisma ha saputo tenere unita un’intera comunità provata dal dramma del terremoto, sapendo infondere speranza e voglia di ricominciare. Ai familiari esprimo il cordoglio personale e dell’intera giunta regionale”. Così in una nota il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, esprime il cordoglio per la donna che e stata volto e voce dei familiari delle giovani vittime della Casa dello Studente.


PEZZOPANE: “L’AQUILA PERDE UNA DONNA CORAGGIOSA, MI INCHINO ALLA TUA FORZA”

“ANTONIETTA, ANTONIETTA, ANTONIETTA, Continuo a ripetere il tuo nome, come se questo bastasse a tenerti tra noi. Ma non basta, no non basta. Te ne sei andata in un pomeriggio di primavera, a casa tua, circondata dai tuoi gatti, i tuoi libri, la tua musica. In silenzio, quasi per non disturbare. Ti conosco da sempre, Antonietta, nelle prime contestazioni femministe tu c’eri, nel gruppo delle donne più grandi, quelle che hanno iniziato per prime. E che hanno insegnato a noi. Poi c’eri negli spettacoli teatrali e nei concerti, tanti concerti hai seguito, curato, guidato. Ma è quel 6 aprile che ha segnato tutto irreparabilmente. Li sei stata la più grande. La donna coraggio, senza reticenza, hai chiesto giustizia. Giustizia per Davide, che era finito sotto le macerie. La casa dello studente, maledetta e assassina. Poi i processi, le manifestazioni, le fiaccolate. Chiedevi giustizia per tutti, i morti del terremoto e Viareggio e Amatrice. Fino all’ultimo 6 aprile, insieme a te a piantare i fiori davanti alla casa dello studente e sotto il telo delle 309 vittime. Il cuore tuo si è fermato questo pomeriggio, ma diciamo la verità. Il cuore tuo si era spezzato irrimediabilmente, quella notte, alle 3.32 quando la terra tremò e risucchio’ la vita di 309 persone. Il sorriso cambiò da allora, cambiò lo sguardo, sempre più orgoglioso e battagliero, ma triste infinitamente triste. Perdo una grande e cara amica, una sorella di tante battaglia. E L’Aquila perde un simbolo di donna coraggiosa, tenace, capace di amore vero e puro. Mi inchino alla tua bellezza, alla tua forza, alla tua rude dolcezza. Ciao amica mia, ciao Antonietta

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