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Marzetti: “Il Forteto torna punto di riferimento per famiglie tra pic nic e prodotti”

Il commissario governativo della cooperativa agricola di Vicchio, nel Mugello, fa il punto sul Forteto raccontando il lavoro degli ultimi 5 mesi.

Pubblicato:30-04-2019 18:05
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:24

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ROMA – A 5 mesi dal commissariamento, il Forteto “torna ad essere un punto di riferimento per le famiglie e i cittadini, per trascorrere giornate all’aria aperta e acquistare i prodotti del caseificio, dell’agricoltura e della serra. Un chiaro segnale che con la nuova gestione si sta operando una rottura col passato, caratterizzato dalle vicende giudiziarie che tutti conoscono”. Lo assicura, parlando con l’agenzia Dire, il commissario governativo della cooperativa agricola di Vicchio, nel Mugello, l’avvocato Jacopo Marzetti.

“Anche alcune delle vittime degli abusi– continua- dopo 30 anni hanno rimesso piede nella cooperativa, in occasione della visita del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, alla presenza per l’appunto anche del presidente dell’Associazione delle Vittime del Forteto. E spero che molto presto tutte le vittime, indipendentemente da quelle che sono già venute, possano rientrare al Forteto”.

“Come commissario- spiega Marzetti- sto preparando il terreno affinché ciò accada. Dovevo escludere le persone coinvolte nel procedimento penale e dovevo interrompere qualsiasi rapporto con l’Associazione che ha i locali all’interno della cooperativa. Il passo importante è che si è riusciti a intraprendere il percorso che ha portato alle dimissioni volontarie da parte dei soggetti coinvolti nel procedimento penale, lavorando al contempo con i necessari avvicendamenti per garantire la continuità operativa. Altri accertamenti sono in corso. Poi l’Associazione ha disdetto i locali, quindi ad aprile 2020 uscirà dalla cooperativa e spero di poter realizzare un progetto con il ministero della Giustizia, che metterà al centro proprio le vittime”.


“Come commissario governativo- aggiunge Marzetti- oltre a questi aspetti gestisco un’azienda con più di 100 lavoratori e con un indotto importante per il territorio del Mugello e di tutta la Toscana, che ho voluto subito tutelare intraprendendo una serie di azioni insieme ai soggetti sindacali e le associazioni di categoria che ringrazio per la preziosa collaborazione dimostratami nel comune obiettivo di salvaguardare la realtà produttiva e tutelare i livelli occupazionali. Fortunatamente questo coinvolgimento ha portato degli ottimi risultati, in primis la redazione del piano industriale per l’anno in corso che – cosa fondamentale – è stato per la prima volta condiviso da tutta la dirigenza, che dunque si è assunta la responsabilità di portarlo avanti. E lo dimostrano pure i grandissimi risultati dal punto di vista economico finanziario ottenuti durante le festività di queste settimane. Abbiamo inoltre già raddoppiato il numero di litri di latte, perché la richiesta di formaggio è altissima. Ricordo che il caseificio incide per l’80% sul fatturato complessivo della cooperativa e da subito ci siamo trovati in una situazione emergenziale anche per via del fatto che l’azienda era priva del direttore del caseificio, e da subito abbiamo lavorato senza sosta per trovare una figura adeguatamente qualificata, con lunga esperienza nel settore e radicata conoscenza del territorio toscano. Ma quello che fa più piacere è vedere le famiglie che ritornano a fare i picnic e a comprare i prodotti. Le porte finalmente sono riaperte”.

“Desidero anche- conclude Marzetti- ringraziare tutti gli attori istituzionali che hanno concretamente e lealmente collaborato, a partire dal ministero dello Sviluppo economico, al ministero della Giustizia, al Consiglio regionale, alla Procura della Repubblica, alle forze dell’ordine e ai parlamentari che hanno partecipato attivamente pure considerato il fatto che sta per insediarsi la Commissione d’inchiesta parlamentare sul Forteto, per cui resto a completa disposizione. Allo stesso modo duole constatare che l’Associazione non è stata sciolta, che vengono rilasciate interviste da persone che ancora paradossalmente non sono state condannate definitivamente e che di certo non aiutano a ristabilire un clima di serenità per lavorare nella direzione tracciata. Ecco perché questo vuole essere un mio invito alla distensione dei toni, fuor di polemica, finalizzato a stigmatizzare ogni contrapposizione strumentale e sterile”.

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