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“Napule è… pediatria preventiva e sociale”, in arrivo 350 esperti da tutta Italia (VIDEO)

Per quattro giorni 'Napule è... pediatria preventiva e sociale'. Oltre 350 pediatri da tutto il Paese si riuniscono

Pubblicato:30-04-2015 16:35
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:18

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Per quattro giorni ‘Napule è… pediatria preventiva e sociale’. Oltre 350 pediatri da tutto il Paese si riuniscono fino al 3 maggio nel capoluogo campano per il convegno organizzato dalla Società italiana di pediatria preventiva e sociale con l’obiettivo dichiarato di accendere i riflettori su temi come l’allergologia, la gastroenterologia, la prevenzione, la dermatologia e la nutrizione. Tentando soprattutto di far passare un messaggio: la ricerca scientifica deve andare di pari passo con la divulgazione, le best practice devono essere tradotte nella realtà quotidiana delle famiglie.

È questa la sfida secondo il presidente Sipps, il dottor Giuseppe Di Mauro: i nuovi equilibri familiari impongono un diverso approccio del pediatra al bambino, all’adolescente e alle famiglie, con una maggiore attenzione al loro sviluppo psico-emotivo. “La Sipps- spiega Di Mauro all’agenzia Dire- utilizza questo evento soprattutto per le sue attività nel campo delle allergie alimentari e respiratorie, dell’uso giudizioso degli antibiotici nelle infezioni respiratorie, sulla vitamina D. Argomenti su cui è importante produrre documenti scientifici con le migliori evidenze, ma è altrettanto importante che queste conoscenze incidano davvero sugli stili di vita della gente”.

I lavori di pediatria preventiva e sociale, in particolare, approfondiranno anche tematiche molto attuali, come i vaccini, presidi fondamentali non solo per la tutela del singolo individuo ma di tutta la comunità. “È una nuova epidemia, la paura dei vaccini. Facciamo enormi passi indietro- continua il presidente della Sipps- Noi abbiamo dimenticato quando trenta o quaranta anni fa in strada camminavano persone affette da poliomelite, o quando si moriva di panencefalite post-morbillosa, e ancora oggi si muore di meningite. Non è possibile che non si prevengano quelle malattie che possono essere prevenute. Investire nella prevenzione, seminare salute, significa raccogliere benessere. Il dna del pediatra deve essere costruito sulla prevenzione. Per capirci: vorrei che invece di parlare di obesità riuscissimo a parlare di prevenzione dell’obesità, ad esempio”.


Entrando nel vivo del convegno, nella giornata di domani si parlerà di allergie: dalle semplici intolleranze al trattamento delle allergie manifeste, come la Aplv, passando a un approfondimento sui test di provocazione orale. Un intervento sarà interamente dedicato alla Consensus, presentata a Verona al congresso nazionale Sipps del 2014, riguardante la prevenzione delle allergie respiratorie e alimentari. E poi sarà affrontato anche la questione del corretto uso degli antibiotici: uno dei motivi di orgoglio dell’associazione, visto che dopo due anni di campagne cominciano a vedersi risultati tangibili. “L’uso non congruo porta una serie di problemi- dice il dottor Di Mauro-  effetti collaterali, le resistenze, i costi. I germi i batteri sono più veloci nel creare delle resistenze rispetto all’uomo che cerca di creare antibiotici. Sono più di vent’anni che non viene creato un nuovo antibiotico. Quelli che abbiamo dobbiamo usarli nel modo migliore possibile perché anche per i prossimi dieci non ne avremo di nuovi”.

Nella mattina di sabato l’attenzione dei pediatri si sposterà alla salute della pelle e alla dermatologia, con l’approfondimento di temi riguardanti la dermatite atopica e l’acne: “Dobbiamo infatti sempre ricordarci- conclude il presidente Sipps- che ci prendiamo carico non solo di neonati e bambini piccoli, ma anche di ragazzini. Questo significa che l’acne e, in generale, le patologie dermatologiche croniche, possono diventare disturbi percepiti in maniera estremamente seria e debilitante dagli adolescenti, in una fase cosi critica del loro sviluppo psicologico, e avere un impatto rilevante sulla loro autostima. Saperne di più può aiutarci a contribuire in maniera importante al miglioramento della qualità di vita dei nostri assistiti”.

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