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Pnrr a rischio? Fitto: “L’orizzonte del governo è giugno 2026”

L'Italia rischia di perdere la terza rata del Pnrr

Pubblicato:30-03-2023 13:11
Ultimo aggiornamento:30-03-2023 15:15
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RAFFAELE-FITTO
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FIRENZE – L’Italia rischia di perdere 19 miliardi del Pnrr e il dibattito si infiamma. Da Bruxelles è stato concesso un mese di tempo a Roma per mettere in ordine le carte e ottenere la nuova rata dei fondi. Ieri al riguardo il ministro degli Affari europei con delega all’attuazione del Pnrr, Raffaele Fitto, aveva parlato di verifiche in corso “su alcuni progetti che non potranno essere realizzati“, generando l’allarme delle opposizioni.

Venga in aula per chiarire quali sono le opere oggi in ritardo e cosa intendono fare per recuperare i ritardi– la reazione Simona Malpezzi, ex presidente dei senatori del Pd, a Metropolis su RepTv-. E’ inutile che continuino a raccontare la favoletta che si può modificare il PNRR e che lo chiederanno in Europa. La verità è che sono in grave difficoltà e rifiutano di riferire lo stato dell’arte dei progetti. L’opposizione ha diritto di conoscere a che punto siamo. Rischiamo di perdere risorse ingenti e indispensabili per il Paese. Il PNRR riguarda il nostro futuro e tutte le forze politiche devono essere coinvolte sullo stato di avanzamento. Vengano a chiarire in Parlamento cosa intendono fare per superare i ritardi accumulati”.

Oggi il ministro, in videocollegamento al congresso nazionale di Ali, è tornato a parlare dei fondi del Pnrr a rischio: “È necessario parlare il linguaggio della chiarezza, dire le cose come stanno comporta un’agitazione, una discussione sinceramente abbastanza singolare. Siamo in una fase di attuazione delicata, questo governo ha un orizzonte temporale che non è la scadenza immediata, ma le scadenze immediate insieme al completamento del programma che è appunto giugno 2026“.


“Con un obiettivo- aggiunge- mettere in sinergia il Pnrr, col programma di coesione e il fondo di sviluppo e coesione. Per il il semplice fatto che il Pnrr ha come scadenza giugno 2026, la coesione il 31 dicembre 2029 e il fondo di sviluppo e coesione non ha scadenza trattandosi di fondi nazionali. Mettere insieme questi tre programmi dà la possibilità di avere una visione comune e di soddisfare il parco progetti del Pnrr“.

FITTO: “SIAMO AL GOVERNO DA 4 MESI, NON DA 4 ANNI”

Stiamo lavorando di concerto con la commissione europea. Anche l’altro giorno la commissione ha chiarito con una nota qual è il livello molto positivo di avanzamento delle ultime settimane del governo italiano e che c’è la necessità di proseguire in questo modo. Ha chiarito che altri Paesi hanno avuto con la verifica delle proroghe concordate di uno, due mesi”, ha proseguito Fitto. Il ministro precisa: “Siamo al governo da quattro mesi, non da quattro anni. Lo dico non per polemizzare, ma per ricordare che le questioni le stiamo sollevando”.

GUALTIERI A FITTO: A ROMA PRONTI A SPENDERE 500 MLN PER CASE POPOLARI E SCUOLE

“Ho scritto al ministro Fitto. Gli ho fatto sapere che noi siamo in grado di spendere 500 milioni entro giugno 2026 per le case popolari e per le scuole”. Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervenuto questa mattina alla trasmissione Agorà su Rai3.

MANFREDI: NAPOLI IN LINEA CON CRONOPROGRAMMA GRANDI PROGETTI

“Io mi auguro che tutti siano in grado di spenderli. Se ci sono dei fondi residui noi abbiamo tanti progetti che non sono stati finanziati, abbiamo progetti sul ciclo idrico, sul ciclo dei rifiuti, altri progetti infrastrutturali, di restauro, interventi sui parchi storici che sono tutti progetti approvati e non finanziati perché non c’era la copertura finanziaria. Se ci sono risorse in più anche noi ci candidiamo a riceverli”, ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, parlando dei fondi del Pnrr a margine dell’inaugurazione alla Mostra d’Oltremare della 14esima edizione di EmergyMed.

“Noi – ha aggiunto – siamo perfettamente in linea con il cronoprogramma di tutti i grandi progetti che ci sono stati finanziati, proprio ieri abbiamo approvato nei tempi giusti anche il piano economico finanziario per l’Albergo dei Poveri, quindi stiamo seguendo perfettamente il cronoprogramma. Io spero che ognuno riesca a spendere il suo, comunque se ci sono risorse in più anche noi ci candidiamo perché siamo perfettamente in grado di poterli spendere, perciò i progetti approvati che sono già stati anche valutati”.

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