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‘Pantafa’, l’horror con la strega abruzzese e Smutniak: “Non apro gli occhi di notte, ho ancora paura”

Il secondo film di Emanuele Scaringi da oggi al cinema con una storia tra folklore e disturbi del sonno: “In Italia sfruttiamo poco le nostre storie”

Pubblicato:30-03-2023 10:36
Ultimo aggiornamento:30-03-2023 10:37

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ROMA – Ha esordito al cinema con ‘La profezia dell’armadillo’ (adattamento dell’omonima graphic novel di Zerocalcare) e ora torna sul grande schermo con il suo secondo lungometraggio: un horror che mescola disturbi del sonno, folklore e genitori imperfetti. Emanuele Scaringi da oggi nelle sale con ‘Pantafa’ (prodotto da Fandango con Rai Cinema e distribuito da Fandango).  

“Durante le ricerche sono rimasta sorpresa da quante persone soffrono di paralisi ipnagogiche (un disturbo del sonno che può portare ad avere stati allucinatori, ndr): l’8% della popolazione mondiale”, ha detto Kasia Smutniak all’agenzia Dire. “Un fenomeno di cui non sapevo quasi nulla. Ho provato paura – ha proseguito – perché quella sensazione terrificante che assale le persone che soffrono di queste crisi è talmente forte che condizionano spesso la vita”.

La protagonista è Marta (Smutniak): si trasferisce insieme a sua figlia Nina a Malanotte, un piccolo paese di montagna. La bambina da qualche tempo soffre di paralisi ipnagogiche, un disturbo del sonno che può portare ad avere stati allucinatori, e Marta ha pensato che un po’ di aria di montagna e di lontananza dalla frenesia cittadina possano giovare alla piccola.  La casa in cui si trasferiscono però è tutt’altro che accogliente e per le strade di Malanotte non si vedono mai bambini. I sintomi di Nina cominciano a peggiorare già dalla prima notte, la bambina fa incubi sempre più vividi in cui una figura spettrale le si siede sul petto, la immobilizza e le ruba il respiro. Per Marta, madre sola in un paese che le appare sempre più sinistro, sarà ogni giorno più difficile trovare il modo di fare la cosa migliore per la sua bambina.


“Inizialmente mi ha colpito la storia di questa strega abruzzese (la Pantafica ndr). Durante le ricerche – ha raccontato Scaringi – abbiamo trovato lo studio sulle paralisi ipnagogiche delle Università di Padova, Harvard e Los Angeles: un terzo delle persone che soffrono di questa paralisi riconduce questo disturbo a un’entità sovrannaturale, dovuta alle allucinazioni. Continuando a studiare ci siamo accorti che ogni regione italiana e anche nel resto del mondo qualcuno ha i propri spiriti”.

‘Pantafa’ porta sul grande schermo un film di genere per raccontare una storia che fa parte del tessuto italiano, poco esplorato. “Tendiamo sempre a farci invadere da un immaginario che non è nostro. Quando è fatto all’estero è valutato di più, qui il genere viene sempre preso un po’ sottogamba. Io spero che questo film sia un modo per continuare una tradizione popolare”, ha sottolineato Scaringi. A tanti mesi dalla fine delle riprese “quando mi sveglio di notte ho ancora paura ad aprire gli occhi”, ha raccontato Smutniak.

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