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Conferenza donatori per l’Afghanistan, servono 4,5 miliardi di dollari

Per poter assistere almeno 22 milioni di abitanti che necessitano di aiuto umanitario a sette mesi dalla presa del potere da parte dei talebani

Pubblicato:30-03-2022 19:20
Ultimo aggiornamento:30-03-2022 19:20
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afgnahista credits Unhcr/Edris Lutfi
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ROMA – Ottenere quasi 4,5 miliardi di dollari per poter assistere almeno 22 milioni di abitanti dell’Afghanistan che necessitano di aiuto umanitario, su una popolazione totale di neanche 39 milioni. E’ l’obiettivo principale della conferenza internazionale di alto livello per il sostegno umanitario nel Paese asiatico che si terrà domani in videoconferenza. L’incontro, convocato dal segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e dai governi di Qatar, Gran Bretagna e Germania, mira a “raccogliere un numero sempre maggiore di risorse” per finanziare il sostegno all’Afghanistan, quando sono passati ormai sette mesi dalla presa del potere da parte della milizia dei talebani.

Fra le cause della complessa situazione umanitaria del Paese, l’insicurezza provocata dalle situazioni di conflitto che colpiscono l’Afghanistan da anni, la siccità peggiore degli ultimi 30 anni ma anche alcune delle misure imposte dalla comunità internazionale contro il governo, come il congelamento degli asset della Banca nazionale afghana presso il Federal Reserve System americano. Secondo l’Onu, a oggi 24 milioni di persone hanno bisogno di aiuto umanitario, mentre si prevede che 4,7 milioni soffriranno di malnutrizione acuta nel 2022. A peggiorare uno scenario già difficile, la scorsa settimana, c’è stata anche la decisione del governo di sospendere l’accesso all’istruzione per le studentesse dei licei, come inizialmente promesso per l’inizio dell’anno scolastico. Domenica scorsa il consiglio di sicurezza dell’Onu ha condannato la decisione in una dichiarazione.

Rispetto alla conferenza di domani Jan Egeland, segretario generale del Norwegian Refugee Council (Nrc), una ong presente in Afghanistan, si è augurato che “i donatori facciano di tutto per sostenere gli afghani” e per “definire fermi impegni politici per aiutare ad affrontare le cause economiche profonde di questa crisi”.


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