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Ok al programma di cooperazione Italia-Svizzera, “soddisfatta” la Regione Valle d’Aosta

Sette assi di intervento e sperimentazione di progetti su piccola scala

Pubblicato:30-03-2022 16:50
Ultimo aggiornamento:30-03-2022 16:50
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sede regione valle d'aosta
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AOSTA – Semaforo verde dal Comitato di sorveglianza del programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera alla nuova programmazione 2022-2027. La proposta di programma sarà ora trasmessa ai servizi della Commissione europea per la definizione del futuro strumento ‘Interreg’, che finanzierà la cooperazione tra i soggetti italiani e svizzeri per i prossimi cinque anni. La strategia approvata dal Comitato prevede sette assi di intervento: “innovazione e introduzione di tecnologie avanzate”, a cui saranno dedicati circa 13 milioni di euro di finanziamenti del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr); “Adattamento ai cambiamenti climatici” (11,5 milioni circa); “Riduzione dell’inquinamento, protezione della natura e della biodiversità” (poco più di 9 milioni); “Integrazione delle reti di trasporto e rafforzamento della mobilità intermodale e sostenibile” (10 milioni circa); “Parità di accesso all’assistenza sanitaria” (oltre 7,5 milioni); “Rafforzamento del ruolo della cultura e del turismo sostenibile” (oltre 19 milioni) ed infine “Miglioramento dell’efficienza dell’amministrazione pubblica” (oltre 6 milioni). Per ogni asse di intervento sarà possibile, nei prossimi mesi, presentare delle proposte progettuali. A questo proposito, la novità della nuova programmazione riguarda la sperimentazione dei “progetti su piccola scala”. Si tratta di “operazioni semplificate a budget ridotto”, si legge in una nota, pensate per “ampliare il numero dei beneficiari dei progetti, includendo categorie precedentemente non coinvolte e che potranno dare nuovi stimoli alla cooperazione transfrontaliera”. 

Ai progetti su piccola scala saranno garantiti finanziamenti per circa 2 milioni di euro, mentre alle risorse del Fesr previsti per i sette assi di intervento si aggiungeranno quelle del fondo di rotazione dello stato italiano e i contributi della Confederazione elvetica. La bozza del programma sarà depositata entro il prossimo 2 aprile alla direzione generale per le Politiche regionali della Commissione europea, che procederà ad avviare una consultazione con i servizi tecnici delle altre direzioni generali per l’analisi del documento strategico. Nel frattempo il programma ha anche avviato, come da obbligo regolamentare, il procedimento di valutazione ambientale strategica delle attività previste. Oltre alla nuova programmazione, il Comitato di sorveglianza ha anche analizzato le possibilità tecniche per impegnare le ultime risorse ancora disponibili della programmazione 2014-2020, optando per l’apertura, nei prossimi giorni, di un quarto bando per progetti, per finanziare attività aggiuntive per operazioni già programmate. “Sono molto soddisfatto del lavoro svolto fino a qui- dichiara l’assessore regionale agli Affari europei, Luciano Caveri, che ha partecipato ai lavori del Comitato di sorveglianza per la Regione Valle d’Aosta-. Esprimo pieno consenso alle decisioni assunte nel corso dell’incontro e auspico che si possa altresì avviare un tavolo politico per concertare strategie, interventi e iniziative transfrontaliere da effettuare con il supporto di questo nuovo programma”.


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