
ROMA – Sei consiglieri di Ita, Italia Trasporto Aereo, si sono dimessi dal cda di ieri convocato per approvare la relazione di bilancio. Alla guida della società restano il presidente Alfredo Altavilla e l’amministratore Fabio Lazzerini, e non si è dimessa la consigliera Frances Ouseley. Fonti vicine alla società parlano di “percorso naturale” per una gestione “più snella” della compagnia in vista della privatizzazione. Secondo alcune indiscrezioni, invece, i sei consiglieri avrebbero lasciato per timore di un intervento della Corte dei conti sulla nomina degli advisor. Infatti, Ita ha incaricato Jp Morgan, Mediobanca Grande Stevens e Sullivan-Cromwell. Ma anche il Tesoro (che detiene il 100% di Ita) ha scelto i suoi advisor – Equita e Gianni Origoni – con il compito di indicare quale sia la procedura migliore per la vendità dell’ex compagnia di bandiera.
La preoccupazione che la Corte dei conti possa accendere un faro su eventuali sprechi, però, non sembra trovare conferme in Ita. Insomma, l’ex Alitalia torna al centro del dibattito politico. Ripulita di miliardi di debiti e con 8 mila dipendenti in meno, suscita l’interesse del mercato ed è finita al centro di una sfida tra la cordata Msc-Lufthansa e l’asse tra Aifr France-Klm, Delta e il fondo americano Certares. Anche nella maggioranza di governo ci sono due correnti, tra chi spinge per i francesi e chi per i tedeschi. “L’avvio e il progressivo rafforzamento dell’attività di Ita, assieme alla presenza di più soggetti apparentemente interessati al suo acquisto, dovrebbero assicurare il successo dell’operazione”, ha detto il ministro dell’Economia, Daniele Franco, nel corso del Question time al Senato la settimana scorsa.
I sei consiglieri che si sono dimessi dal cda di Ita sono: Angelo Piazza, Lelio Fornabaio, Alessandra Fratini, Simonetta Giordani, Silvio Martuccelli e Cristina Girelli. Nella lettera che hanno inviato al presidente Altavilla si legge: “In questi anni, abbiamo dato il nostro contributo all’avvio della operatività della società con il raggiungimento di importanti risultati consuntivati nel progetto di bilancio appena approvato, ponendo altresì le premesse per l’avvio del processo di privatizzazione. Abbiamo votato tutte le delibere necessarie per regolare lo svolgimento dell’assemblea ordinaria e straordinaria della società. Riteniamo che Ita possa affrontare con decisione gli ambiziosi obiettivi che si pone”.
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