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Comune di Milano appiana rosso da 300 milioni con aiuto dal Governo

L'assessore al Bilancio Roberto Tasca spiega che le mancate entrate sono dovute alla diminuzione di sanzioni per infrazioni al codice della strada, tariffe Tpl e ricavi di Area C

Pubblicato:30-03-2021 18:36
Ultimo aggiornamento:30-03-2021 18:36
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La stima in sussidi governativi che aiuteranno il Comune di Milano a recuperare i 300 milioni di mancate entrate è pari a 200 milioni di euro circa. Lo afferma l'assessore al Bilancio del Comune di Milano, Roberto Tasca, durante l'illustrazione del Bilancio previsionale 2021-2023 in commissione a Palazzo Marino. Un bilancio "da presentare in equilibrio per un vincolo costituzionale", ricorda l'assessore, che dunque spiega come l'amministrazione riuscirà ad appianare l'ammanco. Tasca spiega come tramite un risparmio di spesa il Comune sia riuscito a contrarre quei 300 milioni a 250, a cui poi si dovrebbero aggiungere quelli provenienti da Palazzo Chigi, che a Milano stimano appunto in 200 milioni. I restanti 50 saranno invece recuperati tramite la cessione di alcuni immobili in centro, "applicando una logica contabile che ci consente di utilizzare proventi da alienazioni patrimoniali a finanziamento delle quote capitali dei mutui e prestiti obbligazionari in ammortamento nell’anno". Tutto questo a patto però che la spesa ricorrente del 2021 non sia inferiore di quella del 2020. Così, attraverso la vendita degli ex uffici comunali di largo Treves 1, via Edolo 19, via San Tomaso 3 e via Porpora, nell'ottica della 'migrazione' verso la periferia inaugurata ieri dallo stesso sindaco Giuseppe Sala, si riuscirà ad ottenere un equilibrio. (DIRE) Milano, 30 mar. - "Cercheremo di vendere gli immobili nel 2021", e con i proventi incassati da questa vendita "potremmo coprire la quota capitale del debito in rimborso e quindi non dovremo ridurre di ulteriori 50 milioni la nostra spesa corrente". Scendendo nel dettaglio, le mancate entrate sono dovute a 95,5 milioni di euro in meno alla voce "sanzioni per infrazioni al codice della strada" rispetto al previsionale 2020, inserite nella più ampia rendicontazione dei proventi derivati dalle attività di contrasto ai fenomeni illeciti (-97,4 rispetto allo scorso anno). A questo si aggiunge una contrazione di 140 milioni di euro per quanto riguarda i proventi da tariffe Tpl. Infine un ultimo dato: i ricavi di Area C previsionali per il 2021 sono stimati intorno a 25 milioni, mentre per il 2020 ne sono stati incassati 34.
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MILANO – La stima in sussidi governativi che aiuteranno il Comune di Milano a recuperare i 300 milioni di mancate entrate è pari a 200 milioni di euro circa. Lo afferma l’assessore al Bilancio del Comune di Milano, Roberto Tasca, durante l’illustrazione del Bilancio previsionale 2021-2023 in commissione a Palazzo Marino. Un bilancio “da presentare in equilibrio per un vincolo costituzionale”, ricorda l’assessore, che dunque spiega come l’amministrazione riuscirà ad appianare l’ammanco. Tasca spiega come tramite un risparmio di spesa il Comune sia riuscito a contrarre quei 300 milioni a 250, a cui poi si dovrebbero aggiungere quelli provenienti da Palazzo Chigi, che a Milano stimano appunto in 200 milioni.

I restanti 50 saranno invece recuperati tramite la cessione di alcuni immobili in centro, “applicando una logica contabile che ci consente di utilizzare proventi da alienazioni patrimoniali a finanziamento delle quote capitali dei mutui e prestiti obbligazionari in ammortamento nell’anno”. Tutto questo a patto però che la spesa ricorrente del 2021 non sia inferiore di quella del 2020. Così, attraverso la vendita degli ex uffici comunali di largo Treves 1, via Edolo 19, via San Tomaso 3 e via Porpora, nell’ottica della ‘migrazione’ verso la periferia inaugurata ieri dallo stesso sindaco Giuseppe Sala, si riuscirà ad ottenere un equilibrio.

“Cercheremo di vendere gli immobili nel 2021”, e con i proventi incassati da questa vendita “potremmo coprire la quota capitale del debito in rimborso e quindi non dovremo ridurre di ulteriori 50 milioni la nostra spesa corrente”.


Scendendo nel dettaglio, le mancate entrate sono dovute a 95,5 milioni di euro in meno alla voce “sanzioni per infrazioni al codice della strada” rispetto al previsionale 2020, inserite nella più ampia rendicontazione dei proventi derivati dalle attività di contrasto ai fenomeni illeciti (-97,4 rispetto allo scorso anno). A questo si aggiunge una contrazione di 140 milioni di euro per quanto riguarda i proventi da tariffe Tpl. Infine un ultimo dato: i ricavi di Area C previsionali per il 2021 sono stimati intorno a 25 milioni, mentre per il 2020 ne sono stati incassati 34.

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